Venezuela, Vasapollo e Martufi accolti dal ministero della cultura dopo la visita a Papa Francesco


Faro di Roma


L’economista Luciano Vasapollo, delegato del rettore dell’Università La Sapienza per i rapporti internazionali con l’America Latina, e Rita Martufi, ricercatrice socio-economica, membro del Comitato Scientifico del Centro Studi CESTES e del Comitato di Programmazione Scientifica della rivista PROTEO (rivista quadrimestrale di analisi delle dinamiche economico-produttive e di politiche del lavoro), sono da due giorni in Venezuela – invitati dal governo venezuelano e in particolare dal ministro della cultura Ernesto Villegas Poljak e dal ministero degli esteri Jorge Arreaza – in rappresentanza del capitolo italiano della Rete di intellettuali artisti e movimenti sociali in difesa dell’umanità, di cui Rita Martufi è la coordinatrice italiana, oltre che rappresentante alla Fao della Federazione sindacale mondiale e dirigente del Centro studi Usb, mentre Vasapollo è membro della segreteria internazionale della Rete di intellettuali artisti e movimenti sociali in difesa dell’umanità, intrattenendo così una serie di ricerche e di rapporti culturali.



Accolti dall’economista venezuelana Pasqualina Curcio, autrice del libro “La mano visibile del mercato, guerra economica in Venezuela”, Vasapollo e Martufi collaboreranno con l’importante economista venezuelana, per affrontare problemi e soluzioni per il rafforzamento dell economia sotto attacco internazionale di Usa e Ue.

Appena arrivati Vasapollo e Martufi sono stati invitati a cena dal ministro della cultura con il quale hanno parlato di una settimana che sarà ricchissima di incontri, anche a margine della fiera internazionale del libro, che si tiene fino a sabato prossimo, la fiera più importante dopo quella di Cuba in America Latina, dove Vasapollo presenterà il libro “Chavez presente. La resistenza eroica del popolo bolivariano”, tradotto in Venezuela dalla casa editrice “El perro y la rana”.

Sono in programma anche una serie di incontri di studio sulla questione del Petro, con l’obiettivo di “costruire una serie di relazioni” riguardo al tema delle cripto monete, a partire da Venezuela, Russia, Cina, Turchia, Siria, paesi che gli Stati Uniti stanno tentando di dollarizzare e che possono uscire da questa situazione soltanto con un sistema di critpomonete e un sistema monetario alternativo.




Nei primi colloqui si è parlato di come la cultura, anche quella di sinistra, purtroppo appare in ritardo su questi problemi, per non dire che è alla deriva completamente.




Vasapollo ha incontrato due volte il fratello del comandante Chavez, Adam Chavez, vicepresidente delle relazioni internazionali dell’Assemblea nazionale costituente, con il quale ha parlato delle prossime attività: il docente italiano lavorerà con l’Assemblea nazionale costituente, incontrando i lavoratori con la Commissione nazionale lavoro, economica e produttiva e con la Commissione relazioni internazionali.


Vasapollo e Martufi hanno poi partecipato a una riunione di intellettuali convocata dal capitolo venezuelano della Rete di intellettuali artisti e movimenti sociali in difesa dell’umanità, con rappresentanti del Venezuela, Perù, Colombia, Argentina e Cuba, anche con intellettuali e giornalisti che non appartenevano alla rete, affinché si possa attuare uno sforzo plurale per coinvolgere settori ampi della popolazione, e non soltanto quelli politicizzati, per i danni incredibili che Cuba, Venezuela e altri paesi subiscono con il blocco.




Da parte sua il ministro della cultura ha abbracciato il prof. Vasapollo e lo ha ringraziato per la visita fatta mercoledì scorso al Papa, e anche durante la riunione si è parlato del ruolo che svolge Papa Francesco, con le parole di conforto per le situazioni che si stanno determinando. Un incontro avvenuto prima della visita, al museo di Caracas, alla mostra “Camarada Picasso” con 149 opere originali del pittore: “un museo frequentato dal popolo quindi la cultura del popolo per il popolo, e una fiera internazionale del libro frequentata da bambini, famiglie, intellettuali, operai, per una cultura popolare e una visione della cultura marchiana ‘essere colti per essere liberi’, tipica della cultura di Martì ma anche di Bolivar”, ha commentato il professor Vasapollo.

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