Emergenza umanitaria in Argentina: il livello di povertà raggiunge il 33,6%

Venezuela, Venezuela, e ancora Venezuela. Sul complesso dei media mainstream viene affrontato il tema America Latina solo per diffamare il paese guidato da Nicolas Maduro. Si dice che il presidente succeduto a Hugo Chavez avrebbe ridotto il popolo alla fame. Il socialismo portato la miseria in un paese una volta prospero. Insomma, il socialismo è fallimentare e quindi andrebbe abbandonato al più presto. Questa è la tesi che cercano quotidianamente di accreditare i media mainstream.

I palesi disastri provocati dal neoliberismo invece sono occultati. Sistematicamente. Comprensibile visto che si tratta della stessa ottusa politica economica adottata in Europa, con i risultati che sono sono gli occhi di tutti. Economie in recessione e condizioni materiali di vita dei popoli che vanno peggiorando anno dopo anno.

L’Argentina di Macri rappresenta un esempio lampante del fallimento neoliberista. L’Osservatorio sul Debito Sociale dell’Università Cattolica Argentina (UCA) realizza periodicamente un rapporto con diversi indicatori sociali a livello nazionale. L’ultimo rilevamento, corrispondente al terzo trimestre del 2018 contiene un dato allarmante: il 33,6% della popolazione del paese sudamericano si trova in condizioni di povertà.

Vale a dire che 13,6 milioni di argentini sono poveri. Il ivello più alto registrato negli ultimi 10 anni. Un numero che supera anche le ultime rivelazioni rese note dall'Istituto Nazionale di Statistica e Censimenti (INDEC) che parlava di 11 milioni di persone in stato di povertà.

L’istituzione universitaria formisce un altro date molto preoccupante: il 6,1% della poplazione argentina si trova sotto la linea dell’indigenza. Ossia, non riesce a soddisfare le proprie esigenze alimentari di base.


Leggi anche: Argentina, con il neoliberista Macri la povertà colpisce 11 milioni di persone


Appena un anno fa, la povertà si attestava al 28,2%, mentre l’indigenza al 5,7%. Dunque abbiamo 2.200.000 argentini caduti in povertà egli ultimi 12 mesi e 170.000 nello stato di indigenza.

Dati irrefutabili che rappresentano un vero e proprio atto d’accusa nei confronti del neoliberismo reale. Ma qualcuno ancora propaganda questa teoria economica che ogni qualvolta trova applicazione porta solo recessione e miseria. Per questo si parla ossessivamente, a colpi di fake news, del socialismo.

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