La carica dei cinquecentomila in Bolivia per la chiusura della campagna elettorale di Evo Morales

di Fabrizio Verde

Un bagno di folla. Mezzo milione di persone hanno deciso di accompagnare l’attuale presidente della Bolivia e candidato a un nuovo mandato per Movimento al Socialismo (MAS), Evo Morales, nella chiusura della campagna elettorale realizzata nella città di Santa Cruz.

«Quello di Santa Cruz è un popolo democratico, è un popolo pacifico; chi cerca la violenza è nemico della democrazia. La coscienza del popolo trionfa sempre sull'intolleranza», ha affermato Morales.

A cinque giorni dalle elezioni presidenziali, dove Morales secondo tutti i sondaggi risulta essere il candidato favorito, il presidente ha sottolineato la massiccia presenza dei suoi seguaci e ha descritto la chiusura della campagna di Santa Cruz come la «più grande» di tutte quelle realizzate fino a questo momento.

Morales ha esaminato i risultati politici, economici e sociali registrati nei 13 anni del suo governo e ha chiesto di confrontarli con i programmi dei candidati dell'opposizione che, a suo avviso, intendono tornare alla politica di privatizzazione delle società strategiche nazionalizzate. Con i guasti inevitabili che tali scellerate politiche comportano.

La chiusura della campagna si è svolta nel mezzo di un'atmosfera festosa che è stata animata da artisti nazionali e internazionali ed è stata scossa solo dal tentativo di un gruppo di abbattere i recinti che non ha offuscato la giornata pacifica.

Il vicepresidente Álvaro García Linera, che accompagna Morales nella nuova corsa come candidato alla vicepresidenza, ha sottolineato la massiccia presenza nonostante le «intimidazioni» degli attivisti della Unión Juvenil Cruceñista (gruppo che si autodefinisce civico ma è conosciuto per gli assalti e le violenze contro gli esponenti della sinistra).

«Noi siamo la cultura del voto, non della violenza, hanno cercato di intimidire attraverso i social network in modo che le persone non venissero, ma qui c’è un popolo cosciente», affermato il vicepresidente.

García Linera ha poi affermato che l'unità del popolo si rifletterà in una clamorosa vittoria nelle urne «che garantirà la realizzazione dell'Agenda patriottica 2025».

La candidata capolista come deputata per Santa Cruz e attuale presidente del Senato, Adriana Salvatierra, ha sottolineato come alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale fossero presenti persone provenienti da tutti gli strati sociali.

«Qui c’è la gioventù che oggi come mai prima può accedere a cure gratuite e gli viene assicurato un futuro grazie al presidente Morales; qui c’è la Santa Cruz ha il suo futuro garantito con l'HUB, con energia elettrica, con il suo sviluppo».

Le politiche di segno socialista implementate da Evo Morales hanno portato la Bolivia a essere il paese che fa registrare i maggiori tassi di crescita nell’intera regione, abbattuto la povertà, la disoccupazione. Insomma, hanno portato benessere in Bolivia. Il popolo ne è cosciente e non ha alcuna intenzione di tornare indietro ai tempi della «larga noche neoliberal» quando anche la Bolivia ha sofferto danni inenarrabili, tutti pagati dal popolo.

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