La Colombia accusa il Venezuela di acquistare missili dall'Iran. "Buona idea", Maduro 'trolla' così il presidente colombiano



di Fabrizio Verde

Il permanente attivismo anti-venezuelano del presidente colombiano Ivan Duque lo espone spesso a figuracce non proprio degne di un capo di Stato. Ma tant’è, questo è il ruolo che gli hanno assegnato a Washington, il luogo dove davvero vengono decise le politiche e le mosse del presidente colombiano, quindi gli tocca obbedire.

L’ultima ‘accusa’: il Venezuela intende acquistare missili dall’Iran.

Visto che il Venezuela è un paese sovrano e non è soggetto a nessuna limitazione per quanto concerne i propri armenti, da Caracas hanno deciso di ‘trollare’ il presidente colombiano.

Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha quindi annunciato che quella di Duque sarebbe "una buona idea" da prendere seriamente in considerazione.

"Non ci avevo pensato, non ci era venuto in mente", ha detto Maduro durante una riunione di gabinetto trasmessa in televisione, prima di chiedere al ministro della Difesa Vladimir Padrino di esaminare l'idea.

"Padrino, che buona idea, parliamo con l'Iran per vedere quali missili a corto, medio e lungo raggio hanno, e se è possibile, visti gli ottimi rapporti che abbiamo con l'Iran", ha detto Maduro.

Il ministro degli Esteri venezuelano Jorge Arreaza ha risposto alle accuse di Duque con un tweet. “In Colombia non c'è fine ai massacri, a violenza senza fine, al traffico di droga incontrollabile. Se aggiungiamo la sua gestione catastrofica e impopolare e il suo capo in prigione perché paramilitare, Ivan Duque torna alla bassezza e alla finzione anti-venezuelane per distrarre l'opinione pubblica”.

Infatti il governo colombiano non riesce a contenere il virus Covid-19 e non garantisce la salute dei propri cittadini, anzi, diventa una minaccia latente di contagio per il Venezuela, e molti venezuelani tornano in patria contagiati, perché la politica sanitaria in Colombia è inesistente.

I legami venezuelano-iraniani sono attualmente caratterizzati come un'alleanza strategica, con relazioni fiorenti a partire dal 2005, quando Mahmoud Ahmadinejad dell'Iran e l'allora presidente Hugo Chavez del Venezuela hanno stabilito un rapporto personale, che ha portato alla firma di oltre duecento accordi bilaterali sulla difesa cooperazione, commercio, investimenti e iniziative "antimperialiste" regionali e globali. Le relazioni sono migliorate di nuovo dopo l'elezione di Donald Trump, a causa dell'inasprimento della pressione delle sanzioni statunitensi contro entrambi i paesi, ricorda Sputnik.

In ogni caso Maduro ha sottolineato che il Venezuela già può contare su un sistema missilistico russo di ultime generazione per la difesa del proprio territorio. Il più avanzato dell’America Latina e i Caraibi.

Un sistema che non serve per attaccare nessun paese ma difendersi "dall'aggressione imperialista”, ha poi specificato il presidente Maduro.

Anche le forze armate di Caracas hanno fatto sentire la propria voce. Il comandante Comandante Strategico Operativo (CEOFANB), A/J Remigio Ceballos Ichaso attraverso un comunicato ha affermato che la “Forza Armata Nazionale Bolivariana combatte e combatterà sempre i gruppi armati che hanno portato solo violenza e terrorismo dalla Colombia. Gli organi di intelligence internazionali alleati con il Venezuela, ci informano che la Colombia sta preparando un'aggressione e la FANB risponderà con forza e forza a qualsiasi aggressione contro la sovranità e l'indipendenza del Venezuela, sotto il comando del nostro comandante in capo, Nicolas Maduro Moros”.

Ceballos Ichaso ha specificato che il costante sostegno ai gruppi terroristici in territorio colombiano, per pianificare e realizzare tentativi di assassinio e attacchi contro lo Stato venezuelano è stata una costante di aggressione, oltre al fatto che bugie e falsi positivi da parte del governo colombiano sono all'ordine del giorno, dimostrando che l'attuale governo della Colombia attacca costantemente il Venezuela e prepara una forte aggressione.

Insomma, nulla di nuovo sotto il plumbeo cielo della guerra sporca multilaterale contro il Venezuela e i suoi alleati internazionali.

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