Colombia e atti terroristici in Venezuela. Un binomio che purtroppo viene confermato. Il vicepresidente con delega all’area economica e ministro del Petrolio Tareck El Aissami, ha denunciato l’arresto di due individui che intendevano "far esplodere e distruggere" la raffineria di El Palito con "potenti esplosivi", sotto la presunta "protezione e sostegno" del presidente colombiano Iván Duque.
A riportare la notizia sono vari media internazionali tra cui teleSUR ed RT.
"L'obiettivo di questo piano terroristico era quello di far esplodere e distruggere la nostra raffineria di El Palito, attraverso l'uso di potenti esplosivi. Hanno anche cercato di sfruttare il gasdotto principale per il pompaggio di benzina e altri prodotti", ha denunciato El Aissami.
Secondo quanto denunciato dal ministro venezuelano "l'intero piano è stato preparato in Colombia dai disertori della Forze Armata Nazionale Bolivariana (FANB)", che riceverebbero "protezione e sostegno dal governo di Iván Duque, che ha autorizzato direttamente questo attentato.
El Aissami ha inoltre reso noto che la Dirección Nacional de Inteligencia (DNI) della Colombia, così come la Dirección de Investigación Criminal e Interpol (DIJIN) y los Grupos de Acción Unificada por la Libertad Personal (GAULA), hanno facilitato il trasferimento e l'ingresso irregolare in Venezuela dei materiali e dei dispositivi per per l'attuazione del piano terroristico sventato.
Ma non finisce qui. Vi sarebbe anche la onnipresente mano statunitense dietro questo ennesimo attacco alla Repubblica Bolivariana del Venezuela. Secondo il ministro, la Central Intelligence Agency (CIA) degli Stati Uniti e la National Security Agency (NSA) "conoscevano e fornivano assistenza ai terroristi coinvolti in questo attacco". I detenuti, identificati come Francisco Javier Pacheco Pérez e César Antonio Guevara Díaz, possedevano emulsione sigillata Senatel, detonatori a candela MS e LP, amplificatore di pentolite e miccia detonante.
#EnVivo ???? | Vicepdte. del Área Económica @TareckPSUV: Pretendían detonar un poliducto, que contiene gasolina y otros productos. #TriunfóLaPaz pic.twitter.com/Xd5LwVY8iB
— MIPPCI (@Mippcivzla) December 11, 2020
Il ministro ha inoltre aggiunto che l’attentato avrebbe dovuto avere luogo prima del 6 dicembre, data delle elezioni parlamentari in Venezuela, per provocare la sospensione della tornata elettorale.
"Ci rammarichiamo che ancora una volta la Colombia e il suo governo siano dietro a questa azione criminale, ci sono già elementi e prove sufficienti in possesso del Ministerio Público e fanno parte di questa indagine”, ha affermato El Aissami ribadendo che l’atto terroristico era "protetto, finanziato e sostenuto" dal presidente colombiano Duque.
El Aissami ha aggiunto che i detenuti "hanno confessato tutto". "I contatti che hanno in Colombia, come li hanno chiamati, quanto li hanno pagati, cosa hanno dato loro per preparare e organizzare questo attacco, la cui seconda fase prevista era un’incursione di ufficiali disertori e colombiani addestrati a Cúcuta".
La domanda a questo punto nasce spontanea: quando la comunità internazionale condannerà le azioni terroristiche contro il Venezuela bolivariano sponsorizzate da Colombia e USA? Cosa sarebbe accaduto a parti invertite?
Otro ataque terrorista sanguinario planificado y preparado en Colombia, contra tod@s l@s venezolan@s. Pretendían hacer volar la refinería El Palito. Capturados y 2 de los autores materiales, confesos. Todo esto con el aval de @IvanDuque. ¿Qué dice la
— Jorge Arreaza M (@jaarreaza) December 11, 2020
"comunidad internacional" ? https://t.co/aVRTb7heR3
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