Giordania in difficoltà, il Re Abdullah II chiama Assad dopo 10 anni

04 Ottobre 2021 13:33 Francesco Guadagni

Altro segnale che la Guerra contro la Siria è stata persa dall'occidente e soprattutto dai suoi servi nella regione, in primis la Giordania.

Ieri dopo 10 anni dallo scoppio della guerra per procura contro Damasco il Re Abdullah II ha avuto una conversazione telefonica con il Presidnete siriane Bashar al Assad.

È necessario premettere che negli ultimi 10 anni la Giordania ha concesso il passaggio di armi e terroristi dai suoi confini verso la Siria, ha bloccato le merci siriane in transito sul suo territorio, ha usato i profughi siriani per spillare soldi alle organizzazioni internazionali. Inoltre, beneficiando della guerra, si è presa tutto il flusso di turisti che un tempo visitava la Siria.

Le cose sono cambiate.

La Siria con l'aiuto della Russia, Iran, Hezbollah, Gruppi di supporto palestinesi, arabi, afghani ha ripreso quasi la totalità del suo territorio. Ora chi è davvero in difficoltà è la Giordania, intrighi di palazzo, corruzione crisi economica dovuta al Covid-19, hanno messo in ginocchio Amman.

Per questa ragione, in particolare, i legami tra Siria e Giordania sono ripresi. Prima gli accordi che comprendevano anche il Libano sulla distribuzione energetica e, infine, l'apertura del valico di frontiera di Jabir – Nassib, dopo aver avuto il via libera da Washington che mantiene con le sue micidiali sanzioni contro Damasco, il cosiddetto Caesar Act che strozza l'economia siriana.

Da quello che trapela dalle fonti ufficiali i due Capi di Stato hanno ribadito la volontà di rafforzare i legami tra i due "paesi fratelli", mentre il sovrano giordano ha confermato ad Assad che sostiene l'intergità teritoriale e la sovranità della Siria. Come si cambia insomma, proprio lui che chiedeva ad Assad di andarsene.

L'Occidente ti usa e quando le cose vanno male ti abbandona. Infatti, appoggiare una guerra per procura è stato quasi fatale per la Giordania.

Chissà quale sarà la prossima telefonata di Assad, di certo, i paesi che nella regione si spera che abbiano imparato la lezione: essere servi sciocchi dell'Occidente è dannoso anche per loro.

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