Macron chiama Bin Salman. Il Libano nella morsa di Parigi e Riad

04 Dicembre 2021 18:35 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Difficile credere solitamente alle coincidenze, soprattutto, quando ci si trova nel caos della vicenda libanese.

Il Libano, la sua crisi economica, l'esplosione al porto, l'intervento del Fondo monetario internazionale, il ruolo sempre crescente di Hezbollah rimettono al centro degli appetiti coloniali francesi il Paese dei cedri.

Andiamo però con ordine.

Mesi di pressioni, si dimette Ministro dell'Informazione Kordahi

George Kordahi, ministro dell'Informazione libanese, si è dimesso. Dopo quasi due mesi di pressioni da parte dell'Arabia Saudita e di alcuni gruppi libanesi, Kordahi ha annunciato in conferenza stampa che ha lasciato l'incarico per evitare che il popolo libanese subisca le ripercussioni delle sue critiche alla guerra saudita contro lo Yemen.

La crisi di cui parla Kordahi è iniziata lo scorso agosto, un mese prima che prendesse le redini del ministero dell'Informazione. Ha definito assurda la guerra condotta da Riad contro lo Yemen e ha ribadito che gli yemeniti si difendono dall'aggressione.

Queste parole hanno fatto infuriare il regno saudita che ha ritirato il suo ambasciatore da Beirut, ed espulso l'ambasciatore libanese da Riad. Inoltre, ha sospeso le importazioni del Paese verso le coste del Mar Mediterraneo orientale. I suoi alleati Bahrain, Emirati Arabi Uniti (EAU) e Kuwait hanno seguito le sue orme.

Anche la Francia, uno dei paesi fornitori di armi a Riad, si è schierata con gli stati del Golfo Persico. Parigi ha chiesto le dimissioni di Kordahi e ha avvertito che, se fosse rimasto in carica, il presidente Emmanuel Macron avrebbe rimosso il Libano dal suo tour nell'Asia occidentale.

Due mesi dopo e nonostante le pressioni su di lui, Kordahi assicura che la sua posizione sull'aggressione allo Yemen non è cambiata.

Alcuni analisti ritengono che le dimissioni di Kordahi non risolveranno la controversia.

Macron e il suo tour coloniale tra Qatar, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita

Oltre a vendere 80 jet militari da bombardamento, i Raphael, il Presidente francese Emmanuel Macron si è recato in Arabia Saudita, a Jeddah. La prima visita di un Capo di stato Occidentale dopo il brutale assassinio del giornalista saudita Jamal Kashoggi a Istanbul.

Macron ha annunciato di aver telefonato al principe ereditario saudita Mohammed bin Salman con il primo ministro libanese Najib Mikati, "come parte di un'iniziativa per risolvere la crisi tra Riad e Beirut".

Inoltre, ha ribadito che "l'Arabia Saudita e il Libano vogliono impegnarsi pienamente per ripristinare le loro relazioni", sulla scia della recente disputa diplomatica.

"Con l'Arabia Saudita, abbiamo preso impegni con il Libano: lavorare insieme, sostenere le riforme, consentire al Paese di uscire dalla crisi e preservare la propria sovranità", ha scritto Macron su Twitter.

Infine, il capo di Stato francese, ha precisato che ha ritenuto necessario dialogare con l'Arabia Saudita, “il primo Stato del Golfo per dimensioni”, per poter “lavorare sulla stabilità della regione”.

"Stabilità" si traduce nel mettere le mani sul Libano, consegnarlo al FMI e disfarsi di Hezbollah e dell'Asse della Resistenza. Dovranno fare i conti con il Movimento sciita, con la sconfitta nello Yemen.

Le più recenti da Mondo Multipolare

On Fire

"Bersagli legittimi". La Russia passa ufficialmente ad una nuova fase del conflitto

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomatico Adesso si fa sul serio, la Russia sta passando ad una nuova fase. A Mosca le indagini proseguono e poco fa le dichiarazioni del presidente Putin, del capo del...

F-16, "bersagli legittimi" e NATO. Cosa ha detto (veramente) Vladimir Putin

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomaticoIl presidente russo Vladimir Putin ha visitato il 344esimo Centro Statale Addestramento e Riqualificazione del personale dell'aviazione militare del Ministero...

Pepe Escobar - Il Collegamento Nuland - Budanov - Crocus

  di Pepe Escobar – Strategic Culture [Traduzione a cura di: Nora Hoppe]   Cominciamo con la possibile catena di eventi che potrebbe aver portato all'attacco terroristico sul Crocus....

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa