Solo USA e Israele contro: l'ONU chiede la fine del blocco di Cuba per la trentesima volta

04 Novembre 2022 00:44 La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha chiesto per la 30esima volta consecutiva la fine dell'annoso e genocida blocco statunitense su Cuba, con un voto 185 a 2 e 2 astensioni. Gli Stati Uniti sono stati affiancati da Israele nel voto contrario, mentre Brasile e Ucraina si sono astenuti.

Il progetto di risoluzione sulla "Necessità di porre fine all'embargo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d'America contro Cuba" è stato discusso martedì 2 e mercoledì 3 novembre, durante i quali è stato chiarito che gli Stati Uniti rimangono isolati nel perseguire la loro politica di blocco illegale contro Cuba.

È la trentesima volta consecutiva che la comunità internazionale si esprime sulla questione, sollevata per la prima volta nel 1992.

Tuttavia, non solo gli Stati Uniti non hanno fatto un solo passo per alleggerire il blocco, ma queste misure coercitive sono state rafforzate sotto la gestione dell'ex presidente Donald Trump (2017-2021), con 243 disposizioni ancora in vigore sotto il suo successore democratico, Joe Biden.

"La comunità internazionale conferma, ancora una volta e in modo eloquente, la richiesta quasi unanime di porre fine al blocco e all'isolamento di cui soffrono gli Stati Uniti a causa di una politica crudele che viola il diritto internazionale", ha dichiarato il ministro degli Esteri di Cuba, Bruno Rodríguez, dopo l'annuncio del risultato.

Lo stesso ministro durante il dibattito in seno alle Nazioni Unite aveva lamentato che il blocco imposto nel 1962, al culmine della Guerra Fredda, dall'allora presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy, è stato progressivamente inasprito fino a rendere Cuba asfittica, con l'effetto di "una pandemia permanente, un uragano costante".

Il presidente cubano Miguel Díaz Canel a commento del discorso del ministro degli Esteri cubano alle Nazioni Unite ha affermato: "Ho ascoltato il ministro degli Esteri, Bruno Rodríguez, ha parlato forte e chiaro davanti al mondo. La nostra verità può sembrare dura. Ma il blocco è immensamente più duro. È brutale".

In precedenza, il leader cubano aveva contestato a Washington il mantenimento di una misura che aveva definito "genocida", "illegale" e "criminale", poiché viola i diritti fondamentali dell'intero Paese. "Cosa aspettano gli Stati Uniti a rimuovere il blocco?”.

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