Gli Usa finanzieranno l’esercito ucraino con 25 milioni di dollari


di Eugenio Cipolla


6.100 civili morti, altri 1.000 dispersi dei quali non si hanno notizie da mesi, 1657 soldati dell’esercito regolare uccisi durante i combattimenti. Poi c’è la questione delle centinaia di bambini che da mesi vivono in rifugi e scantinati nei villaggi attorno a Donetsk e Luhansk. Il bilancio delle guerra in Ucraina si fa sempre più pesante. Stamattina il presidente ucraino Petro Poroshenko, citando dati Onu, ha fatto il punto della situazione, sottolineando che la situazione rimane grave. «Ogni giorno senza nessun morto è una festa per me», ha detto Poroshenko. E oggi non lo è, perché nelle ultime 24 ore in Donbass sono morti due soldati di Kiev, mentre altri ventisei sono rimasti feriti.
Poroshenko è poi tornato alla carica sulla possibile adesione alla Nato da parte del suo paese, disattendendo l’invito fatto qualche settimana fa da Juncker sull’essere più cauto per non irritare Mosca. «Stiamo progettando la piena adattabilità delle nostre forze di sicurezza e di difesa» in modo da raggiungere gli standard necessari per l’adesione alla Nato. «Il raggiungimento di certi requisiti da parte dell’Ucraina dovrebbe dare al paese la possibilità di diventare membro dell’Alleanza Atlantica in futuro, così da da avere autentiche garanzie di sovranità, integrità e indipendenza».
In attesa di questo e nonostante la lunga scia di sangue che questo conflitto si sta portando appresso, gli Stati Uniti continuano a soffiare sul fuoco della guerra. Gli Stati Uniti, infatti, hanno stanziato circa 25 milioni di dollari per finanziare l’esercito ucraino. «Attualmente l’assistenza tecnica e finanziarie di Whashington ammonta a quasi 25 milioni di dollari», ha spiegato alla stampa Viktoria Kushnir, portavoce del ministero della Difesa di Kiev.
E’ la conseguenza del “Freedom support act per l’Ucraina – 2014” approvato lo scorso dicembre dal Congresso Usa, che prevede l’assistenza all’ex repubblica sovietica nel settore militare ed energetico. Già lo scorso mese, nella regione occidentale di Lviv, sono iniziati gli addestramenti della Guardia Nazionale ucraina sotto la supervisione di trecento soldati Usa della 173esima brigati, arrivati direttamente dalla base statunitense di Vicenza.
Nel frattempo ieri, Olga Bhomolets, capo della Commissione Parlamentare per l’assistenza sanitaria della Rada, eletta nelle fine del Blocco Poroshenko, ha rivelato alcuni dettagli terrificanti circa le conseguenze della guerra nell’est del Paese. Sono migliaia, infatti, i militari ucraini che, dopo aver partecipato alle operazioni militari del governo contro i separatisti filorussi, hanno contratto diversi problemi di salute mentale.
«Circa 5.500 soldati si sono già sottoposti a cure di salute mentale, il 35% di loro è stato trasferito nelle riserve dell'esercito a causa di disturbi mentali», ha detto la deputata, aggiungendo che «circa 800 soldati ucraini soffrono di disturbi post traumatici da stress ed il numero del personale militare che potrebbe avere bisogno di trattamenti per problemi di salute mentale potrebbe aumentare ulteriormente, visto che molti soldati che hanno partecipato all’ATO non vogliono ammettere che hanno bisogno di un aiuto psicologico o psichiatrico».

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