Gli Usa hanno preso il controllo della base aerea di Rmeilan, nel nord della Siria


Le Forze speciali Usa hanno preso il controllo della base aerea di Rmeilán al Basha, nel governatorato di Al Hasaka, una regione siriana amministrata ad interim dai curdi in Siria, riporta 'The National Interest'.
Secondo l'analista militare della rivista, Dave Majumdar, l'infrastruttura della base si sta espandendo in modo da poter supportare le operazioni militari nella zona. A giudicare dalle immagini satellitari scattate il 28 dicembre dello scorso anno, la pista, che in precedenza aveva una lunghezza si circa 700 metri, oggi ha superato i 1.300 metri.

È probabile che gli Stati Uniti utilizzeranno la base per la fornitura di munizioni e armi ai vari gruppi di opposizione che combattono lo Stato Islamico e le Forze armate del presidente siriano Bashar al Assad. La base potrebbe anche fungere da piattaforma per le forze speciali che potrebbero essere inviate nell'area nel prossimo futuro, oltre ai 50 soldati delle Forze Speciali dispiegati nella regione lo scorso novembre.
L'analista ha spiegato che le forze Usa che operana a Rmelián potrebbero includere unità tattiche delle forze aeree, paracadutisti, meteorologi ed ingegneri specializzati in attività di esplorazione e costruzione di campi di aviazione dietro le linee nemiche.
Teoricamente, i soldati degli Stati Uniti giocano solo un ruolo di supporto in Iraq e in Siria, addestrando e formando le forze locali. Tuttavia, i militari degli Stati Uniti sono stati direttamente coinvolti in operazioni di combattimento nella regione, circostanza resa nota dopo la morte di un soldato della Delta Force, ucciso durante una missione di soccorso in Iraq lo scorso ottobre.
Commentando l'accaduto, il segretario alla Difesa, Ashton Carter, ha detto che forze speciali Usa avrebbero continuato ad impegnarsi in tali missioni di combattimento dirette nella regione. Ciò potrebbe spiegare il motivo dell'attività registrata nella base di Rmeilán al Basha, l'esperto ha concluso.
Gli esperti associano le operazioni di terra in Siria, di cui ha parlato venerdì il capo del Pentagono Ashton Carter, alle azioni di successo dell'aviazione russa e le truppe del presidente siriano Bashar al Assad. Il fronte siriano attraversa alcuni cambiamenti fondamentali. Unità dell'esercito supportati dall'aviazione si stanno avvicinando alla città di Raqa, che il capo del Pentagono ha descritto come uno dei possibili obiettivi delle operazioni degli Stati Uniti.
Allora perché, proprio ora, gli Usa hanno deeciso di condurre un'operazione di terra in Siria? Il presidente dell'Accademia di problemi geopolitici della Russia, Leonid Ivashov, ha detto in un'intervista con il canale televisivo russo Zvezda "Gli americani non vogliono perdere tutto e, naturalmente, non vogliono permettere l'alto prestigio della Russia", così vogliono "unirsi alla lotta". Anche se l'esperto ha sottolineato che le azioni degli Stati Uniti possono avere successo solo se le azioni comuni delle truppe russe, siriani e le forze degli alleati della Siria con il governo russo ", conclude.
Vale la pena ricordare che in precedenza, il presidente americano Barack Obama, ha dichiarato che Washington non avrebbe partecipato a una nuova guerra su vasta scala in Siria e in Iraq. Durante il suo discorso, il 7 dicembre, Obama ha detto che ciò comporterebbe "la morte di migliaia di truppe e lo spreco di risorse".
Venerdì, Ashton Carter, ha annunciato che la coalizione internazionale dovrebbe utilizzare le forze di terra nella lotta contro lo Stato islamico in Siria e Iraq. "Facciamo molto, proprio perché facciamo così tanto, dobbiamo sconfiggere lo Stato islamico. Sono convinto che possiamo farcela, ma voglio accelerare questo processo", ha detto Carter.

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