Siria: per il "mainstream" la tregua regge... ma perché le violazioni sono dei "nostri" ribelli "moderati"

La tregua in Siria raccontata dai giornali mainstream. Con il solito schema del copia e incolla generale, il circo mediatico cita questa "notizia" da parte dell'Ansa a firma Alberto Zanconato:
“Raid aerei hanno colpito sei città nella provincia siriana di Aleppo, nel secondo giorno di cessate il fuoco. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani (Ondus), basato a Londra e citato da Sky News, senza poter precisare l'identità dei jet. Secondo altre fonti sul terreno, i raid sarebbero stati compiuti da aerei russi. L'ong denuncia anche altri raid aerei nella zona nordoccidentale di Hama”.
Non è ancora chiaro se gli attacchi aerei abbiano colpito zone 'coperte' dalla tregua. Aggiunge Rainews per completare il servizio di "giornalismo" offerto all'opinione pubblica italiana.

Quindi per ricapitolare: violazioni da non precisate fonti sul terreno su un non precisato Jet (per alcuni forse russo). E a dare la notizia una Ong con sede a Londra. Se non fosse tragico il livello d'informazione in Italia, ci sarebbe da sorridere. Per chi e per conto di chi opera il famigerato Osservatorio siriano dei diritti umani (una ONG di immigrati siriani che operano dall'abitazione di Londra del suo presidente) rimandiamo a questa bell'indagine giornalistica di Nimrod Kamer che svela chiaramente l'attendibilità di questa fonte presa come Bibbia dal mainstream sulla crisi siriana.
Poi, come non citare le parole del ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni, colui che mercoledì in Parlamento ha detto come l'Italia debba lavorare per la transizione in Siria dopo la destituzione del presidente Assad, che ha avuto un colloquio telefonico con Riad Hijab, il capo dell'Alto Comitato Negoziale (Hnc). "La tregua può reggere nonostante le violazioni". E le violazioni, nel gioco circo mediatico-politica collusa, di cui parla Gentiloni sono quelle citate dall'Osservatorio siriano dei diritti umani.

"Ma, ad eccezione di questi raid, la tregua sembra reggere", afferma il mainstram. E, addirittura, arrivano i complimenti che devono aver emozionato Republica e Gentiloni da parte statunitense. “Ci complimentiamo con tutte le parti impegnate", si legge nel dispaccio diffuso ai media dall'US Strategic Command -Combined Joint Task Force.

In realtà, il ministero della Difesa russo, dopo aver interrotto ogni attacco anche contro i terroristi di Al-Nusra per non colpire gruppi che appoggiano i seguaci di Al-Qaeda ma che hanno accettato la tregua, ha registrato nove violazioni della tregua nelle ultime 24 ore. Alcune delle violazioni sono direttamente attribuibili ai cosiddetti ribelli moderati, coloro che Gentiloni considera i referenti per il futuro della Siria nel processo di transizione dopo aver destituito Assad.

Sei delle nove violazioni sono state rilevate nella periferia di Damasco sotto il controllo di gruppi ribelli "moderati", che, su impegno formale statunitense hanno accettato il cessate il fuoco.

Nella provincia di Latakia, i combattenti del gruppo terroristico di Al Nusra, che non è incluso nell'accordo di cessate il fuoco, hanno sparato colpi di mortaio ad una forza di milizia locale, che ha risposto. Le posizioni terroristiche erano in una zona sotto il controllo di un gruppo ribelle "moderato", sottolineano fonti sul campo citato dal rapporto del Ministero della Difesa russo.

Infine, un attentatore suicida ha fatto esplodere la sua auto-bomba su una strada a circa 1 km a est dalla città di Hama. La vettura proveniva da una zona controllata dai ribelli "moderati", osserva il rapporto.

Nel pomeriggio di domenica, infine, Mosca ha rilevato di aver ricevuto informazioni di attacchi nel territorio siriano contro la città di Tell Abyad da parte della Turchia con artiglieria di grosso calibro, che è stata successivamente verificata e confermata da diversi canali, tra cui i rappresentanti delle forze democratiche della Siria ", ha detto a Interfax il direttore del centro di riconciliazione delle parti in lotta in Siria, il tenente generale Sergei Kuralenko. Il Centro russo ha contattato il centro degli Stati Uniti per la riconciliazione, che si trova ad Amman, per chiedere spiegazioni.
Quindi capite il gioco della stampa mainstream? Alcune violazioni “forse aerei russi” “come riporta l'Osservatorio siriano dei diritti umani” (con sede a Londra), ma per il resto la tregua regge. Regge perché le violazioni le fanno i “nostri” ribelli “moderati” e il membro NATO Turchia. Si prepara il terreno mediatico per coprire l'ultimo dei castelli di carta di menzogne creato fino ad oggi sulla crisi siriana: i ribelli “moderati” e al-Nusra (Al-Qaeda) sono la stessa identica cosa.

La Redazione

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