La guerra al contante si intensifica: il Giappone inizia a testare le impronte digitali come "valuta"


La guerra al contante inizia a diventare seria con il governo del Giappone che, a partire da questa estate, metterà alla prova un sistema che permetterà alle persone di comprare nei negozi utilizzando solo le loro impronte digitali - consentendo in tal modo un monitoraggio completo (e controllo inevitabile) della spesa ( o del risparmio) .



Il governo spera di aumentare il numero di turisti stranieri, utilizzando il sistema per prevenire la criminalità e evitare che le persone abbiano la necessità di portare contanti o carte di credito .
L'esperimento prevede che i turisti in arrivo registrino le loro impronte digitali e altri dati, come le informazioni della carta di credito, negli aeroporti e altrove.
I turisti saranno quindi in grado di condurre le procedure di esenzione fiscale e fare acquisti dopo aver verificato la loro identità mettendo due dita su dispositivi speciali installati nei negozi.
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Il governo prevede di espandere gradualmente la sperimentazione entro la prossima primavera, per coprire aree che includono i siti turistici nella regione di Tohoku e i distretti urbani a Nagoya.
Si spera di realizzare il sistema in tutto il paese, tra cui Tokyo, entro il 2020.
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I dati relativi a come e dove i turisti stranieri utilizzano il sistema sarà gestito da un organo consultivo guidato dal governo , dopo che i dati sarano convertitii in forma anonima in dati di grandi dimensioni.
Dopo aver analizzato i movimenti dei turisti e le loro abitudini di spesa, i dati dovrebbero essere utilizzati per elaborare politiche in materia di turismo e gestione delle strategie per l'industria del turismo.
Tuttavia, ci sono preoccupazioni che i turisti potrebbero essere a disagio nel fornire informazioni personali come le impronte digitali.
Infine, il sistema è già in uso presso gli sportelli di una banca ...
Entro la fine di questo mese, la Aeon Bank con sede a Tokyo diventerà la prima banca in Giappone a testare un sistema in cui i clienti saranno in grado di prelevare contanti da sportelli automatici utilizzando solo le impronte digitali per l'identificazione e omettendo l'uso delle carte.
Mentre l'idea di autorizzazione all'acquisto mediante le impronte digitali ( come già avviene per alcuni dispositivi) ha perfettamente senso dal punto di vista della sicurezza, l'obbligo delle impronte digitali per un'intera nazione (o per chi vuole spendere o prelevare contanti) è un altro passo verso il controllo totalitario, da parte dei pianificatori centrali, dell'ultima arma: le nostre abitudini di consumo, mette in guardia il blog ZeroHedge.

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