La Giornata della Vittoria risveglia i sentimenti russofobi dell'Ucraina


di Eugenio Cipolla

Quella di ieri per la Russia, e per tutte le repubbliche dell'ex galassia sovietica, non era una giornata qualunque. Era l'8 maggio del 1945 quando a Berlino a il federmaresciallo Keitel firmava la resa tedesca di fronte all'avanzata sovietica. Mosca annunciò la vittoria sui nazisti solamente il 9 maggio e quella data è ricordata ancora oggi con grande commozione da parte dei cittadini russi. Ogni anno a Mosca, così come in altre città della Russia, ma anche della
Bielorussia, del Kazakhstan, della Georgia e dell'Armenia, più in generale dove sono presenti comunità numerose di cittadini russi, si festeggia una ricorrenza che negli ultimi anni ha assunto un'importanza fondamentale per la conservazione dell'identità e della storia russa.
Anche in Ucraina, nonostante le tensioni degli ultimi anni con la Russia, ieri si sono svolte diverse manifestazioni per ricordare l'evento. A Kiev Petro Poroshenko, dopo aver posto una corona di fiori sulla tomba del milite ignoto, ha ricordato che l'Armata rossa non avrebbe potuto sconfiggere i nazisti nella Grande Guerra Patriottica senza il contributo ucraino. “Come si può – si è chiesto Poroshenko – sullo sfondo di fatti storici indiscutibili, avere l'audacia di dichiarare che la Russia avrebbe vinto la guerra anche senza l'Ucraina?”. Scatenando ovviamente un mucchio di polemiche sull'opportunità di pronunciare parole del genere in un giorno considerato “sacro”.
Ma al di là delle parole, i fatti raccontano di come i festeggiamenti della Giornata della Vittoria abbiano risvegliato il sentimento russofobo di molti ucraini. In tutto il paese, nella sola giornata di ieri, sono state arrestate circa 100 persone con l'accusa di atti di teppismo perpetrati nel corso di varie celebrazioni. “Si tratta di un teppismo di massa, ma di lieve entità”, ha provato a minimizzare il capo della Polizia ucraina, Katia Dekanoidze. Nella capitale, ad esempio, durante la sfilata del “Regimento degli Immortali”, si sono verificati scontri tra manifestanti e nazionalisti radicali ucraini.
Altri episodi di violenza, stavolta tra la polizia e nazionalisti, si sono visti durante la deposizione della corona sulla tomba del Milite ignoto. Secondo quanto riferito dall'agenzia russa "Ria Novosti", i nazionalisti hanno srotolato la bandiera dell'esercito insurrezionale ucraino davanti al monumento della "Fiamma eterna", gridando slogan anti-russi.
Momenti di tensione si sono vissuti anche in moltissime altre città dell'Ucraina. A Lviv, in Ucraina occidentale, nella culla del nazionalismo, dove l'amministrazione comunale ha addirittura dedicato una via, una piazza e un monumento alla controversa figura di Stepan Bandera, gli attivisti radicali hanno provato a demolire un monumento dedicato al poeta sovietico Stepan Tudor. Solo l'intervento della Polizia li ha fermati, impedendo loro di portare a termine la propria
“missione”. A Odessa 14 persone sono state arrestati per scontri tra manifestanti del “Reggimento degli Immortali” e alcuni contestatori. A Kharkiv, nella parte orientale dell'Ucraina, un poliziotto è rimasto ferito in maniera seria nel tentativo di fermare una rissa tra alcuni nazionlisti ucraini e diversi manifestanti che indossavano il celebre nastro di S.Giorgio. A Cherkassij c'è stato uno scontro tra polizia e manifestanti, perseguiti per l'uso di simboli “comunisti”. Conflitti per l'uso dei simboli della vittoria si sono registrati in altri grande città come Poltava, Nikolaev, Zaporozhye. A Dnepropetrovsk la polizia è riuscita a evitare un possibile attacco terroristico quando, poco prima dell'inizio di una manifestazione pro 9 maggio, è stato ritrovato sul ciglio della strada hanno una borsa con dentro alcuni ordigni rudimentali.
A Slavyansk, nella regione di Donetsk, una delle ex roccaforti dei separatisti filorussi poi riconquistata dalle forze governative, i radicali hanno lanciato vernice e bersagliato con uova la deputata del "Blocco di opposizione Natalija Korolevskaja, durante la solenne processione in onore dei veterani dell'Ucraina nella giornata della vittoria. "Ignoti hanno lanciato uova e vernice verde al passaggio del corteo dei veterani", ha dichiarato la parlamentare ucraina intervistata dall'emittente televisiva 112Ucraina.
“Il giorno della Vittoria dovrebbe essere un giorno senza speculazioni politiche che hanno l'intento di distruggere il fondamento storico positivo di questo evento”, ha detto Ruslan Bortnik, direttore dell'Istituto ucraino di analisi delle politiche e della gestione. “Si tratta di una festa nazionale, un giorno che dovrebbe essere di unità, perché è grazie a questa vittoria che l'Ucraina ha potuto mantenere il 20% del suo territorio, la Galizia, la Transcarpazia e la Bucovina.
Altrimenti i piani del Reich per l'Ucraina sarebbe stati diversi e agli ucraini sarebbe toccato lo stesso destino degli Etruschi o dei Curdi”.

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