Sempre più vicina la riconciliazione tra Israele e Turchia


"Ci sono alcune aree in cui possiamo iniziare una maggiore cooperazione (con Israele). La Turchia, per dirla francamente, ha bloccato molte attività (Israele-NATO) ". Lo ha dichiarato un diplomatico della NATO, parlando in condizione di anonimato con l'agenzia di stampa britannica Reuters.

La fonte ha dichiarato, ieri, che ormai si vede "la luce alla fine del tunnel", riguardo l'eventuale riconciliazione Ankara-Tel Aviv dopo sei anni di congelamento.

I legami della Turchia e Israele sono stati congelati dopo l'attacco israeliano, il 31 maggio, 2010 alla Freedom Flotilla, guidata dal Mavi Marmara, destinata a rompere il blocco israeliano sulla Striscia di Gaza. Nell'attacco morirono 10 persone e decine di attivisti rimasero feriti.

Con il completamento del dialogo tra le parti per riprendere i rapporti bilaterali, ha spiegato il diplomatico della NATO, Ankara ha finalmente accettato, il mese scorso, che il regime israeliano stabilisse una sua rappresentanza presso la sede della NATO a Bruxelles.

A suo avviso, dato questo progresso, ora sarà migliorata la condivisione con intelligence israeliana e con altre forme di cooperazione per la sicurezza con la NATO, anche se ha ricordato che il regime di Tel Aviv in queste aree ha precedentemente collaborato con i membri dell'Alleanza Atlantica, individualmente.

In ogni caso, ha sottolineato che questo approccio renderà più facile lo scambio di informazioni attraverso la struttura di comando della NATO, ma ha precisato che per avere una tale struttura è necessario che la Turchia e Israele completino il loro accordo di riconciliazione, che, secondo entrambe le parti, è "imminente".

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