"Ci sono molti strumenti che sono già lì per controllare i cieli e la sicurezza delle nostre infrastrutture in Siria", ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, in un'intervista con il programma televisivo Vesti v subbotu.

La portaerei Admiral Kuznetsov, con aerei da combattimento a bordo e accompagnati da sette navi di superficie, ha attraversato le acque territoriali britanniche per dirigersi in Siria, dove probabilmente parteciperà alla campagna contro il terrorismo nel paese arabo.

Il portavoce russo ha anche negato che il dispiegamento della sola portaerei russa nel Mar Mediterraneo orientale è un avvertimento per gli Stati Uniti contro possibili attacchi contro le forze siriane, ricordando ancora una volta l'esistenza di sufficienti risorse militari russe sul suolo siriano per una tale minaccia.

Inoltre, Peskov ha definito "folli" le richieste circa la destituzione del presidente siriano Bashar al-Assad, sottolineando la necessità della permanenza del leader siriano per evitare che il paese cada nelle mani dei terroristi.

"Ci sono solo due opzioni: Al-Asad al potere a Damasco o il Fronte Al-Nusra (ora chiamato anteriore Fath Al-Sham) al potere a Damasco", ha affermato Peskov, ed ha assicurato che la con Al-Asad assicurerà una soluzione politica, che non sarebbe mai stato possibile con i terroristi in al potere nel paese.