Trump: Da ciarlatano a tiranno, il volto volgare dell'impero del male



di Eva Golinger - RT

Bom bom bom bom ba bom bom ba bom! Questa mattina mi sono svegliata con la musica accattivante de ‘La marcia imperiale’, colonna sonora dell’Impero malvagio di ‘Star Wars’. Bom bom bom bom ba bom bom ba bom! Non riesco a toglierla dalla testa e non perché mio figlio di quasi cinque anni sia un appassionato di ‘Star Wars’ come lo ero io 40 anni fa. Bom bom bom bom ba bom bom ba bom! ‘La marcia imperiale’ è la musica perfetta per un giorno come quello di oggi. Bom bom bom bom ba bom bom ba bom!

Oggi, il volto più volgare, grottesco, ignorante, misogino, razzista, xenofobo e selvaggiamente capitalista sfruttatore dell’impero statunitense assume il controllo della Casa Bianca e dei codici segreti dell’arsenale nucleare più potente e pericoloso del mondo. Terrificante. Donald J. Trump si è insediato come 45° presidente degli Stati Uniti del Nordamerica e nonostante le molteplici ragioni per cui non sarebbe dovuto arrivare sin lì, ci starà per i prossimi anni, piaccia o no. Sono cosciente che a molti di voi che state leggendo queste righe piace Trump, o pensate che Trump sarà migliore di Barack Obama o Hillary Clinton, che avrebbe seguito la stessa politica interventista e bellicista di Washington contro i popoli del mondo. Io vi dico che state sbagliando.

Trump è uno dei peggiori ciarlatani che vi sono. Ha fatto la sua ‘fortuna’ (non sappiamo in realtà quanto sia ricco perché ha rifiutato di mostrare le sue dichiarazioni dei redditi in piena sfida alla tradizione statunitense della trasparenza) vendendo il suo nome ad altri progetti, e non perché ha guidato un impresa di successo nel campo delle costruzioni e beni immobiliari. Delle sue aziende, molte sono fallite, dichiarando bancarotta, mentre altre sono sopravvissute solo perché sfruttano lavoratori immigrati senza documenti negli Stati Uniti, o perché le fabbriche sono ubicate in paesi terzi dove pagano salari miserabili. Cose che Trump stesso (ipocrita) dice che sono «antiamericane» e che lui in qualità di presidente non consentirà.

Trump ha utilizzato un discorso populista a buon mercato infarcito di razzismo, misoginia e nazionalismo durante la campagna elettorale per ottenere un sostegno significativo della fascia di popolazione bianca, operaia e rurale. Ma sarebbe una menzogna affermare che questo settore lo ha portato alla Casa Bianca. L’appoggio maggiore ricevuto da Trump nelle urne è giunto dal cosiddetto ‘1%’ formato dai cosiddetti ultra ricchi, i multimilionari. E sono coloro che compongono il suo gabinetto, non il «popolo», come Trump aveva promesso. (…). Gli Stati Uniti tornano alle proprie radici originarie, quando gli uomini bianchi, ricchi, razzisti e proprietari terrieri erano gli unici che potevano raggiungere il potere.

Ho accolto con allarme le dichiarazioni di alcuni leader latinoamericani che hanno lodato Trump ed espresso il desiderio di lavorare con lui per migliorare le relazioni tra Washington e la regione. Capisco non vogliano iniziare le relazioni bilaterali in maniera negativa. Ma bisogna avere occhi per vedere, orecchie per sentire. In uno dei suoi discorsi durante la campagna elettorale, Trump ha detto qualcosa che avrebbe dovuto richiamare l’attenzione a paesi della regione come il Venezuela, la Bolivia, il Brasile ed il Messico. Riferendosi alla guerra in Iraq, molto criticata da Trump, ha dichiarato: «Se fossi stato io il presidente avrei bombardato il paese e preso tutto il petrolio». Lui dice quello che crede, è un tiranno e i tiranni non esagerano nei loro desideri di dominazione. Attento Venezuela, possiedi le più grandi riserve di petrolio del pianeta. Attenta America Latina.

Trump ha nominato l’amministratore delegato di Exxon, Rex Tillerson, Segretario di Stato. Circostanza che parla da sola. Nulla a che vedere con un governo per il popolo. Ancora, attento Venezuela.

(…)

La guerra contro i latinos, le donne, gli afroamericani, gli indigeni, le persone dalle diverse preferenze sessuali, sarà legittimata direttamente dalla Casa Bianca. Non c’è un solo ispanico nel gabinetto di Trump, per la prima volta in più di 30 anni. Non è una sorpresa. Trump nella sua campagna sin dall’inizio si è dichiarato come un nostro nemico. Attento popolo.

(…)

Peggio di tutto, ciò che maggiormente minaccia l’umanità e il pianeta con l’imperatore Trump alla Casa Bianca è qualcosa che non mi lascia dormire la notte, e non so se mila scierà dormire per i prossimi quattro anni. Oggi, Trump ha ricevuto la scheda con i codici dell’arsenale nucleare degli Stati Uniti, un arsenale che potrebbe distruggere il mondo intero. Adesso porta la scheda con se e può utilizzarla in qualunque momento, quando vuole. Sapendo quanto sia facile provocare Trump tramite Twitter o qualsiasi altro mezzo, corriamo tutti un pericolo imminente. Attenta umanità.

Bom bom bom bom ba bom bom ba bom!

(Traduzione dallo spagnolo per l’AntiDiplomatico di Fabrizio Verde)

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