Grande è la confusione sotto al cielo statunitense. Cresce la sfiducia reciproca tra i servizi di intelligence e il neopresidente Donald Trump. Secondo quanto riportato dal ‘Wall Street Journal’, che cita funzionari dell’intelligence, i servizi segreti a stelle e strisce avrebbero deciso di non condividere tutte le informazioni in loro possesso con Donald Trump a causa dei contatti che membri del suo entourage mantengono con il governo russo e per l’ostilità mostrata dal magnate newyorchese nei loro confronti.
In alcuni casi, funzionari dei servizi segreti hanno deciso di non mostrare a Trump le fonti e i metodi di raccolta delle informazioni. Metodi e fonti utilizzate per spiare un governo straniero, ad esempio.
I funzionari contattati dal WSJ assicurano di non essere a conoscenza di nessun caso in cui al presidente siano state celate informazioni su minacce alla sicurezza nazionale. Anche se «determinate» informazioni sono state tenute nascoste.
Secondo il WSJ in occasione del prossimo briefing con l’intelligence Trump avanzerà una richiesta ben precisa: «Mostratemi tutte le informazioni».
Intanto la sfiducia reciproca cresce.
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