Che i guarimberos in Venezuela, come da prassi, attacchino le scuole pubbliche, i trasporti pubblici, gli edifici pubblici, che aggrediscano i giornalisti, che mettano filo spinato per sgozzare, come nel 2014, chi torna a casa dal lavoro in moto, che abbiano esplosivi e bombe, che sparino proiettili veri sulla polizia, non troverà spazio nell'informazione a senso unico (vedi l'articolo di oggi su la repubblica e quelli sugli altri giornali).
Per l'informazione di guerra, che sta chiudendo tutti gli spazi (anche gli spiragli rimasti aperti finora?) sono sempre "sinceri democratici" che lottano per "la libertà": quella delle classi dominanti e dei complici che le appoggiano, nel sud globale e da noi. Facciamoci due righe di conti...
Geraldina Colotti
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