La Federazione Russa offre il suo aiuto al Venezuela



di Clara Statello

"La situazione interna del Venezuela non è una minaccia per la pace e per la sicurezza della regione". Questa la risposta della portavoce del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, Maria Zakharova, all'intervento dell'ambasciatrice statunitense Nikki Halley al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, lo scorso 17 maggio.


"Se Caracas ci chiederà aiuto per la normalizzazione dei processi interni del Venezuela, siamo disposti ad offrire la nostra cooperazione, secondo il livello che ci verrà richiesto"


La Russia si rivolge a tutte le forze politiche venezuelane disposte al dialogo, per trovare una soluzione civile e pacifica alla crisi interna che attraversa il paese dell'America Latina. Soluzione che può unicamente avvenire nel rispetto delle leggi, della Costituzione venezuelana e della sovranità del Paese. Perché le ingerenze esterne a sostegno delle proteste e degli scontri di piazza, continua la Zakharova, portano soltanto ad un disastroso aggravarsi della crisi e non conducono a nulla, se non a "caos, spargimenti di sangue e tragedie umane".


Ne esce così confermata e rafforzata, a più di un mese dall'inizio delle violente manifestazioni contro il governo di Caracas, la linea russa sulla crisi venezuelana, che Mosca aveva già espresso lo scorso aprile per voce del direttore del dipartimento per l'America Latina della Cancelleria Russa, Alexandr Schetinin. Una posizione definita da tre parole - Costituzione, dialogo e non ingerenza - che, in sostanza, avalla le preoccupazioni del governo di Caracas riguardo l'utilizzo delle manifestazioni per creare caos, ingovernabilità e provocare un colpo di stato, con il sostegno della comunità internazionale.


La Zakharova, infine, invita gli Stati Uniti e gli altri attori internazionali a non avere un ruolo distruttivo, ma a cooperare assieme per sminuire le tensioni nel paese latino-americano.

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