Venezuela: con l’Assemblea Costituente, contro il golpismo fascista

A poche ore dallo storico voto per l’elezione dell’Assemblea Nazionale Costituente, legittimamente convocate dal Presidente venezuelano Nicolàs Maduro in base alla Costituzione della Repubblica Bolivariana, si moltiplicano gli attacchi al governo venezuelano.


Il voto del 30 luglio 2017 per l’Assemblea Costituente, in base al suffragio universale, restituisce democraticamente la parola al popolo venezuelano, l’unico soggetto legittimato a decidere il proprio destino. Come già avvenuto in passato (pentendosene amaramente in seguito), alcuni settori dell’opposizione hanno deciso di non partecipare al processo elettorale.


Mentre il Presidente statunitense Donald Trump conferma il Decreto Obama contro il Venezuela, e minaccia ulteriori sanzioni senza scartare l’intervento militare, in queste ultime ore i governi della Colombia e di Panama hanno dichiarato di non volere riconoscere il risultato del voto.


La portavoce sulla politica estera dell’Unione Europea, Federica Mogherini, si unisce all’attacco contro il Venezuela bolivariano, facendo da sponda alla campagna internazionale del golpismo che punta al caos ed all’ingovernabilità.


In un atto di sfacciata ingerenza, il governo italiano a guida PD, in buona compagnia della destra, è schierato apertamente con i settori violenti e fascisti dell’opposizione venezuelana, giustificando i golpisti con la scusa di proteggere i nostri concittadini nel Paese latino-americano.


Poche volte nella storia, i “mezzi di comunicazione e distrazione” internazionali hanno disinformato tanto, utilizzando l’arma sfacciata della menzogna e della manipolazione contro un governo legittimo. Il “pensiero unico del mercato” cerca di fare breccia nell’opinione pubblica mondiale attraverso l’artiglieria mediatica, oscurando le molteplici voci a favore del processo di trasformazione iniziato dal Presidente Chávez ed a favore del voto costituente. Il “grande fratello” ha dato l’ordine di scuderia: rendere invisibili i sostenitori del processo di trasformazione e il loro appoggio internazionale. Non una riga sulla stessa chiusura della campagna elettorale che poche ore fa ha visto migliaia di persone nelle piazze di tutto il Paese.


Le TV, le radio ed i giornali italiani, con rarissime eccezioni, fanno parte del cacofonico coro a senso unico, in cui non esiste nessuna “obiettività e neutralità” della notizia. Si getta irresponsabilmente benzina sul fuoco invece di lavorare per la pace ed il dialogo tra il governo e l’opposizione. Si oscura e manipola perfino la posizione del papa Francesco che si è pronunciato chiaramente a favore del dialogo e per la fine degli attacchi violenti, mentre si da voce alle voci più retrograde della Conferenza Episcopale venezuelana, da sempre schierate con i golpisti.


Il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, mentre fa appello a mantenersi allerta contro le provocazioni interne ed internazionali, ribadisce il suo appoggio al processo costituente, alla Rivoluzione Bolivariana, al suo legittimo governo guidato dal Presidente costituzionale Nicolàs Maduro.


Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

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