Secondo un articolo apparso ieri sulla versione on-line del quotidiano libanese Al-Akhbar, Washington e Mosca avrebbero trovato un accordo, secondo il quale, si prevede che le forze USA ad Al-Tanf, una regione nel sud della Siria, vicino al confine con l'Iraq, non solo si ritireranno ma smetteranno di a sostenere i gruppi armati nella zona.

Allo stesso modo, le fonti hanno rivelato che l'accordo obbliga gli Stati Uniti a consegnare la base militare recente costituzione nelle zone del confine tra Giordania e Siria, ad Al-Tanf alle forze russe.

Questo patto segreto, sempre secondo queste fonti, è stato concordato l'8 luglio scorso ad Amburgo durante l'incontro tra i presidenti di Russia e Stati Uniti, Vladimir Putin e Donald Trump, a margine del vertice del G20.

Inoltre, si sostiene che la defezione di due gruppi di ribelli sostenuto dagli Stati Uniti ai ranghi dell'esercito siriano nei giorni scorsi ha avuto luogo perché i gruppi armati si sono resi conto che Washington li ha traditi e, quindi, hanno cambiato schieramento.

Nel frattempo, un altro gruppo alleato degli Stati Uniti, Al-Shuhada Qaratayn -parte del cosiddetto Free Syrian Army (ESL) - si è rivoltato contro Washington perché, secondo fonti della banda armata, gli USA li hanno minacciati di bombardare la loro sede se si rifiutavano di fermare i loro attacchi ad Al-Tanf e di consegnare le armi che gli avevano fornito in precedenza.

Gli Stati Uniti, sostenendo i gruppi armati nella zona di Al-Tanf, hanno cercato di fermare l'avanzata delle forze siriane sul confine siriano-iracheno e da lì procedere alle province di Deir al-Zur e Al-Hasaka, dove c'è una forte presenza del gruppo terroristico ISIS - e prendere il controllo delle principali città e, cosa che non hanno potuto fare. Infatti, le forze siriane hanno ostacolato il loro passaggio.