Pentagono: Gli USA resteranno in Siria 'finché sarà necessario'


"Manterremo il nostro impegno sul campo fino a quando sarà necessario, per sostenere i nostri partner e impedire il ritorno dei gruppi terroristici", ha dichiarato il portavoce del Pentagono, Eric Pahon.

Attualmente gli Stati Uniti hanno circa 2.000 soldati in Siria, dove hanno aiutato a addestrare gruppi armati, in teoria per combattere l'ISIS, ma che più volte hanno combattuto contro l'esercito siriano.

Ora che i jihadisti sono stati cacciati via da quasi tutte le parti della Siria, gli Stati Uniti stanno valutando come giustificare e organizzare la loro permanenza in territorio siriano, peraltro illegale, dal momento che né il Governo di Damasco, né l'ONU hanno autorizzato la loro presenza.

Pahon ha dichiarato che l'impegno delle truppe in Siria sarebbe "basato sulle condizioni", il che significa che nessuna linea temporale determinerà se e quando gli Stati Uniti si ritireranno. "Per assicurare una duratura sconfitta dell'ISIS, la coalizione deve garantire che non possa rigenerarsi, recuperare terreno perso o organizzare attacchi esterni", ha spiegato.

"Questo è essenziale per la protezione della nostra patria e per difendere i nostri alleati e partner. Gli Stati Uniti sosterranno una presenza militare 'basata sulle condizioni' in Siria per combattere la minaccia di un'insurrezione guidata dal terrorismo, prevenire il risorgere dell'ISIS e stabilizzare le aree liberate."

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