Alcune fonti hanno riferito al canale libanese 'Al Mayadeen' che il Fronte Al-Nusra e altri gruppi armati nella provincia di Idlib hanno organizzato vasta campagna di arresti e sequestri che hanno compreso anche bambini nella provincia di Idlib. Questa circostanza ha destato sospetto nelle autorità siriane in quanto le persone sequestrate, compresi i bambini, potrebbero essere utilizzati per inscenare l'utilizzo di armi chimiche per poi accusare l'esercito siriano di usare tali armi proibite.
La fonte ha sottolineato che il numero di detenuti minorenni e di uomini in generale ha superato quota 1.000 detenuti e che la campagna di arresto è ancora in corso.
Fonti di Al Mayadeen hanno sottolineato che le operazioni di sequestro di decine di bambini nella provincia di Idlib, ultimamente hanno riguardato tre bambini della stessa famiglia del villaggio di Turmanin nella zona ovest di Aleppo, così come gli altri bambini di al-Zorba e i campi profughi e sfollati di Al-Qah e anche al confine con la Turchia, aggiungendo che la frequenza della detenzione minorile è aumentata negli ultimi 10 giorni.
Lo scorso marzo, agenzie di stampa russe, citando un ufficiale dell'esercito siriano, ha riferito che avevano trovato un workshop condotto da uomini armati nella parte orientale di al-Ghouta in cui sono state prodotte armi chimiche.
A questo proposito si ricordano le dichiarazioni del Madre Superiora del convento "San Giacomo" in Siria e Presidente del Comitato Internazionale per la Riconciliazione, Madre Agnese ad Al Mayadeen nel mese di settembre 2013, quando ha rivelato che i bambini rapiti nella provincia di Latakia in Siria erano stati vittime di scenario di attacco chimico che è stato montato in prossimità della zona del Ghouta nei pressi di Damasco.
Ciò coincide con l'avvertimento ripetuto del Ministero della Difesa della Russia, circa un'aggressione occidentale imminente contro la Siria, riferendosi alla presenza di esperti stranieri ad Idlib il cui ruolo è quello di organizzare attacchi chimici per creare pretesti per l'aggressione contro la Siria .
Il portavoce ufficiale del ministero della Difesa russo, generale Igor Konashenkov ha rivelato che i caschi bianchi avrebbero girato subito dopo il presunto attacco chimico un falso video diffondendolo nei vari media in Medio Oriente in particolare quelli in lingua inglese.
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