Il capo dell'AIEA respinge le accuse di Netanyahu contro l'Iran


Il direttore generale dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (AIEA), Yukiya Amano, ha reagito con una dichiarazione, oggi, alle accuse del premier del regime israeliano Benjamin Netanyahu sui suoi ispettori che non indagano adeguatamente sul programma nucleare dell'Iran.

Nel suo discorso il 27 settembre scorso in occasione della 73a sessionedell'Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA), Netanyahu aveva accusato l'Iran di avere un "deposito segreto" dove ha depositato "una quantità enorme di attrezzature e materiali per programma segreto di armi nucleari."

Amano ha replicato che l'AIEA "attua i suoi controlli di sicurezza in accordo con i loro diritti e doveri", compresi quelli che dettano il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) e gli accordi bilaterali e multilaterali con Iran.

Il diplomatico giapponese ha anche precisato che "nel quadro della verifica esistente, l'Agenzia invia ispettori ai siti e luoghi solo quando necessario", quindi si assicura che i suoi ispettori hanno effettuato "l'accesso complementare ai sensi del protocollo addizionale a tutti i siti e luoghi in Iran che dovrebbero visitare ".

Anche se l'Agenzia, ha aggiunto Amano, ha "rigorosamente esaminato" tutte le informazioni ottenute, compresi terze parti, "non si assume alcuna informazione al valore nominale."

Il direttore della AIEA ha ribadito l'impegno dell'agenzia di rimanere indipendente e imparziale per quanto riguarda le attività di verifica.

"Il lavoro dell'Agenzia per quanto riguarda la verifica nucleare è e deve essere sempre imparziale, obiettivo e professionale. Per mantenere la credibilità, l'indipendenza dell'Agenzia per quanto riguarda l'attuazione delle attività di verifica è di fondamentale importanza ", si legge nella nota.

Netanyahu ha lanciato queste accuse, nonostante l'AIEA ha sempre confermato la piena conformità dell'Iran con le restrizioni sul suo programma nucleare nel quadro dell'accordo nucleare 2015 firmati da parte di Teheran e poi Gruppo 5 + 1 (Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Russia e Cina, oltre alla Germania).

L'Iran ha confutato le nuove accuse di Netanyahu e le ha definite "menzogne". Il ministro degli Esteri, Mohammad Javad Zarif, ha dichiarato che solo Israele "possiede armi nucleari in Medio Oriente" e che non è una posizione morale di mettere in discussione i programmi nucleari pacifici di qualsiasi nazione.

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