Nella giornata di ieri presso il centro culturale IDIL di Istanbul, in Turchia, sono stati arrestati nel corso di una retata musicisti e militanti della sinistra. Tra essi vi è Gianfranco Castellotti, militante di sinistra e attivista internazionalista presente in Turchia in qualità di osservatore internazionale alle udienze del processo imbastito nei confronti del gruppo musicale Grup Yourm. Da anni ormai finito nel mirino della repressione turca.

Gli altri arrestati, al momento trattenuti in una caserma di Istanbul, sono: Dilan Poyraz, Özgür Zafer Gültekin, Hasan Farsak, Irin Ayaz, Taylan Gültekin, Gönül Bozkurt.

Gianfranco Castellotti, instancabile attivista internazionalista è impegnato da molti anni nella difesa dei militanti della sinistra turca, e nella denuncia dell’aggressione imperialista alla Siria. Un’aggressione in cui la Turchia ha un ruolo ben preciso. L’anno passato in quel di Napoli ha accompagnato lo scrittore e giornalista belga Bahar Kimyongür, per discutere delle attuali condizioni in cui versa la Siria e dell’esperienza da lui vissuta in Turchia, dove ha avuto modo di documentare il continuo transito di combattenti stranieri dello Stato islamico sul confine turco-siriano.

Al contrario di quanto dichiarato nel suo servizio per il tg della tv di Stato dall’inviata della Rai in Turchia, Lucia Goracci, Castellotti non si trovava ad Istanbul «al momento sbagliato nel posto sbagliato». Era presso il centro culturale IDIL di Istanbul per la sua instancabile attività di solidarietà internazionalista.

La redazione de l’AntiDiplomatico chiede al governo italiano di porre in essere ogni sforzo possibile per ottenere l’immediato rilascio di Gianfranco Castellotti.