La Russia all'ONU: 'Caschi bianchi' e Al Nusra effettuano trasferimenti di sostanze velenose a Idlib


Nella città di Idlib, in Siria, sono stati individuati nuovi "movimenti sospetti" dei terroristi del Fronte di Al Nusra e membri dell'organizzazione 'Caschi Bianchi' "con sostanze velenose", ha dichiarato il rappresentante permanente aggiunto russo all'ONU, Vladimir Safronkov, durante una riunione del Consiglio di sicurezza ha informato ieri l'agenzia RIA Novosti.

"I gruppi armati che sono lì non cessano di violare i termini dell'accordo" e "sparano contro le popolazioni vicine", ha specificato il diplomatico russo durante un incontro dedicato alla situazione umanitaria in Siria.

Allo stesso tempo, Safrónkov ha sottolineato che l'accordo su Idlib è stato portato a termine con successo e ha specificato che "i nostri partner turchi fanno tutto il possibile per far ritirare i gruppi e le loro armi pesanti dalla zona". In ogni caso, ha ricordato che "in linea di principio, gli accordi per ridurre le tensioni erano temporanei", anche se "nessuno ha rimosso il problema di eliminare la presenza terroristica in Siria dall'agenda".

Nel caso in cui "gli elementi radicali" continuino le loro provocazioni, "la Russia si riserva il diritto di sostenere le azioni efficaci del governo siriano per eliminare questo focalaio del terrorismo", ha sottolineato il rappresentante russo.

Preparazione di provocazioni con armi chimiche a Idlib

Mosca ha avvertito in numerose occasioni che si sta preparando un falso attacco chimico a Idlib, che fornirebbe agli Stati Uniti e ai suoi alleati una giustificazione per attaccare le truppe siriane. Due settimane fa, il rappresentante permanente della Russia presso l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW), Alexander Shulguín, ha dichiarato che il Cremlino ha dati su questi preparativi e che "questo pericolo è reale".

Il 10 settembre scorso, John Bolton, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha avvertito che il suo paese, la Francia e il Regno Unito, avvieranno una risposta "molto più forte" a qualsiasi attacco di armi chimiche in Siria.

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