Sabotaggi, sanzioni, guerra economica. La situazione è difficile, ma nonostante tutto il Venezuela resiste. La prova arriva dall’industria petrolifera di Caracas che è riuscita a stabilizzare le esportazioni di greggio nonostante le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e i recenti attacchi al sistema elettrico capaci di provocare due grossi blackout che hanno colpito gran parte del paese.
Il Venezuela ha esportato circa un milione di barili di petrolio al giorno a marzo, secondo la Reuters, sulla base dei documenti della compagnia petrolifera statale Petróleos de Venezuela (Pdvsa) e dei dati di Refinitiv Eikon.
L’agenzia Reuters evidenzia che la nazione sudamericana è riuscita a stabilizzare le esportazioni di greggio nonostante la caduta di oltre il 40% a febbraio, quando sono state annunciate sanzioni e il blocco contro il Venezuela è stato irrigidito.
????????????Ender Urrutia, trabajador del @MinPetroleoVE enfatizó que la clase trabajadora petrolera está resteada con la Revolución. @MQuevedoF #PuebloDefiendeLaLibertad pic.twitter.com/ro4Jx8M0bk
— PDVSA (@PDVSA) 30 marzo 2019
Inoltre, Reuters indica che "la maggior parte delle esportazioni di petrolio venezuelano a febbraio e marzo sono avvenute verso l’Asia".
D'altro canto, l'articolo avverte che a maggio le sanzioni diventeranno più rigide "quando il periodo di grazia scade per chiudere gli acquisti effettuati in dollari o da importatori che hanno filiali con sede negli Stati Uniti".
Anche il consigliere per la sicurezza nazionale alla Casa Bianca, John Bolton, ha affermato che stanno prendendo in considerazione l'ipotesi di imporre altre sanzioni che potrebbero riguardare società di altri paesi che fanno affari con PDVSA.
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