L'UE tramite l'accordo con il Mercosur è complice della deforestazione dell'Amazzonia



Senso Comune

Cinque punti fondamentali sugli incendi che stanno devastando la foresta amazzonica:


• Nel 2019 sono bruciate l'83% in più delle foreste in Brasile, a causa del'effetto combinato di siccità e di un volontario menefreghismo nei confronti della lotta contro gli incendi al fine di favorire lo sfruttamento dei terreni.


• Dall'elezione di Bolsonaro, ovvero in un anno, la deforestazione complessiva è aumentata dell'88%.


• A questo ritmo la foresta amazzonica è destinata a sparire in alcuni anni, senza tenere in considerazione il rischio di "tipping point" (cioè i grandi effetti dei piccoli cambiamenti). Via via sempre più studiosi ci stanno mettendo in allarme sul fatto che, arrivati a un certo punto di deforestazione, l'area amazzonica non riuscirà più a mantenere il suo tipico clima umido e si trasformerà in una vera e propria savana nel giro di pochi decenni. Perché? Il sistema amazzone è un sistema "chiuso" e decisamente delicato. Una tale massa forestale infatti necessita una enorme quantità di acqua. Gli alberi della foresta Amazzonica ne traspirano ed evaporano più di quanta normalmente l'ambiente circostante ne metterebbe a disposizione, se non fosse che attraverso la produzione di microparticelle, gli stessi alberi, permettono all'acqua evaporata di condensarsi nuovamente e ritornare a terra.
Risulta chiaro, dunque, come la deforestazione rischi di rompere questo sistema perfetto causando enormi ondate di siccità.


• Con il MERCOSUR, di cui il Brasile è l'attore principale, l'Unione Europea partecipa ad un accordo internazionale di libero scambio volto ad aumentare decisamente le importazioni agricole, in cambio di qualche Airbus e qualche auto tedesca. L'80% della deforestazione dell'Amazzonia in Brasile è dovuto all'espansione dell'industria zootecnica. In altre parole: il nostro governo, che ha ratificato questo accordo, è direttamente complice di ciò che sta succedendo nella foresta Amazzonica.


• Solo una politica di sovranità alimentare, su scala nazionale (o il più possibile locale), può permettere di limitare le importazioni agricole e dare la possibilità di ripopolare le foreste dei bacini tropicali. A questo si aggiungono chiaramente tutti gli altri benefici che può portare una dieta con i prodotti locali.


Pierre Gilbert

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