La Cina ha aggiunto circa 94 tonnellate di oro alle sue riserve da quando ha ripreso gli acquisti di quel metallo prezioso lo scorso dicembre dopo la sua guerra commerciale con gli Stati Uniti, riferisce l'agenzia Bloomberg.
In effetti, la Banca popolare cinese è passata da 62,26 milioni di lingotti a luglio a 62,45 milioni ad agosto. In termini di quantitativi, il mese scorso ha acquisito 5,91 tonnellate.
Gli analisti economici citati dai media affermano che l'accumulo di quantità significative di lingotti aiuta a diversificare le riserve bancarie mentre cresce l'incertezza politica ed economica.
Pechino ha trascorso lunghi periodi senza aumentare le sue riserve auree: infatti, l'aumento a 53,3 milioni di once (57%) annunciato dalla Banca centrale cinese a metà 2015 è stato il suo primo aggiornamento in sei anni.
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