Di Alessandro Pascale
Ogni tanto negli USA esplode un riot, una rivolta, un moto dovuto alle profonde contraddizioni e agli squilibri interni.
Ho l'impressione però che la maggior parte dei rivoltosi rimanga totalmente immersa nel totalitarismo liberale e sfrutti questi eventi per darsi al saccheggio, ottenendo quelle merci che costituiscono il desiderio permanente trasmesso dal sistema borghese.
Viene messo in discussione l'impero? Non mi sembra.
Viene messa in discussione, non a torto, la gestione dell'ordine interno da parte dell'impero.
Per ora non c'è un significativo livello di politicizzazione della rivolta, che si ferma formalmente alla rivendicazione di diritti civili mai pienamente rispettati soprattutto per le minoranze di colore.
Finché però non si toccano i rapporti di produzione e le strutture del paese la borghesia può continuare a dormire sogni tranquilli, alternando bastone e carota in attesa dell'inevitabile reflusso del movimento di protesta. Spero naturalmente di sbagliarmi.
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