Un'occhiata alle carte segrete della Bce


Di Schäfers Manfred, Siedenbiedel Christian,

Berlino e Francoforte, 1 luglio 2020

Titolo originale: “Erste Einblicke in die Geheimpapiere der EZB”, FAZ https://www.faz.net/aktuell/wirtschaft/einblicke-in-die-papiere-der-ezb-fuers-verfassungsgericht-16839883.html


La BCE ha messo a disposizione del governo federale e del Bundestag diverse centinaia di pagine. Nel fare ciò, vuole dimostrare di aver soppesato la proporzionalità dei suoi acquisti di obbligazioni, come richiede la Corte costituzionale federale. Cinque dei documenti sono di fronte agli occhi della FAZ.

Le esposizioni non fanno così chiaramente il punto della situazione, come il membro del consiglio direttivo Isabel Schnabel le ha presentate da ultimo in un discorso. Schnabel ha dichiarato: "Le perdite aggiuntive per i risparmiatori sono trascurabili" e "non vi sono segnali che, a causa del calo dei rendimenti, gli Stati si siano eccessivamente indebitati sul mercato dei capitali".

Inoltre, sembra anche che vi sia stato nel tempo un cambiamento.

[1] Nei documenti più vecchi, per esempio un'analisi del 21 novembre 2014, Bce riferisce principalmente della necessità di agire contro la bassa inflazione. A tal proposito, essa [Bce] giunge con relativa rapidità alla necessità di acquistare obbligazioni. Quindi vengono soppesate soprattutto le diverse modalità [di acquisto obbligazioni]. Si dovrebbe dire fino a quando acquisti, o solo quanto al mese? Si dovrebbe acquistare pure obbligazioni che non soddisfano i requisiti di rating?

[2] In un “Resoconto intermedio di gestione” del 7 gennaio 2015, viene quindi presentata un'analisi costi-benefici: viene confrontato quali effetti avessero i diversi acquisti di obbligazioni - sui mercati, ma anche sugli incentivi per la politica di bilancio.

[3] Le risposte a un questionario del novembre 2016 vanno più in profondità nei dettagli e forniscono informazioni empiriche.

[4] Un altro documento era già stato presentato nel 2017 alla Corte di giustizia europea. Lì dentro c'è un capitolo dedicato alla proporzionalità. Utilità e necessità, i primi due requisiti legali, derivano dalla necessità di politica monetaria, di avvicinare l'inflazione all'obiettivo del "sotto ma vicino al 2%". La proporzionalità in senso stretto è soprattutto una questione di struttura, in particolare della struttura delle garanzie fornite da BCE. Ciò ha certamente avuto come risultato, che un prezzo di mercato per le obbligazioni si formasse, prima che tali obbligazioni venissero acquistate. Per quanto riguarda l'analisi economica e monetaria, si fa riferimento al verbale delle riunioni del Consiglio direttivo del 21 e 22 gennaio 2015 [che però FAZ non descrive, dunque non ha ancora ricevuto e/o letto, ndt].

[5] I deputati del Bundestag, indicano come "nucleo" dei documenti forniti da BCE, il verbale della riunione del Consiglio direttivo del 3-4 giugno. Nel documento, di 14 pagine, gli acquisti di obbligazioni sono discussi in modo esteso. Il termine "proporzionato" appare in tre passaggi: [a] il capo economista della BCE Philip Lane definisce il programma in essere Pepp come una "misura proporzionata" in vista dei rischi della crisi del coronavirus. [b] Esso sarebbe "proporzionato" pure perché, altrimenti, altri strumenti (come il tasso di deposito) avrebbero dovuto essere adeguati in misura considerevole. [c] In un terzo passaggio, entrambi i programmi (il vecchio PSPP e il nuovo PEPP), sono descritti come "proporzionati" - in tempi nei quali i tassi di interesse chiave sono già molto bassi.

* * *

Nel frattempo a Berlino, una proposta congiunta su questo argomento è stata all'ordine del giorno dei quattro gruppi parlamentari.

[1] Nel pomeriggio, i deputati SPD hanno approvato la domanda, che certifica che BCE ha soddisfatto le richieste della Corte costituzionale federale.

[2] Il gruppo parlamentare dell'Unione CDU-CSU si è incontrato più tardi, nella sala plenaria del Reichstag. Dal momento che il gruppo voleva discutere prima della riforma elettorale e poi delle altre attuali proposte legislative, era chiaro che la decisione formale sulla proposta di risoluzione su Bce sarebbe stata rinviata alla tarda serata. L'approvazione dei suoi membri era considerata certa.

[3] Lo stesso si calcolava col gruppo parlamentare dei Verdi.

[4] Nella FDP, i deputati esperti di faccende finanziarie hanno pure loro raccomandato la di sottoscrivere la proposta. "In tal modo, l’ordine della Corte costituzionale federale al Bundestag è nel suo complesso soddisfatto", ha dichiarato il portavoce del partito per gli affari finanziari Florian Toncar. Egli ha annunciato, inoltre, la proposta di risoluzione del suo gruppo parlamentare, nella quale dovrebbe essere sollecitata una più chiara definizione del mandato di Bce e dovrebbe essere esposte le critiche al programma di acquisto di obbligazioni.

(Traduzione di Musso)

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