Bloomberg: la Germania non rinuncerà a Nord Stream 2 per il caso Navalny


Né il blocco di governo guidato dall'Unione Cristiano Democratica (CDU) di Angela Merkel, né dal Partito socialdemocratico tedesco sostengono l'idea di congelare la costruzione del Nord Stream a causa del presunto avvelenamento dell'avversario russo Alexei Navalny, almeno per ora, secondo quanto hanno riferito tre funzionari del Bundestag a Bloomberg.

I sostenitori della cancelliera tedesca non vorrebbero posticipare il completamento del gasdotto russo, poiché il progetto ha il sostegno dell'industria tedesca. Inoltre, la coalizione ha legami piuttosto stretti con la Russia - soprattutto i socialdemocratici - hanno indicato le fonti dei media, che hanno preferito esprimersi in forma anonima.

La decisione del governo tedesco sarebbe anche condizionata dalle pressioni del presidente Usa Donald Trump, che ha ripetutamente criticato la Germania per aver pagato "miliardi di dollari" alla Russia invece di spenderli per la difesa e la NATO. Secondo questi funzionari del Bundestag, Berlino percepisce l'ostilità della Casa Bianca nei confronti del Nord Stream 2 come una violazione della sovranità europea .

Un altro fattore importante sta nel presupposto che, se il progetto fallisce, il governo tedesco potrebbe dover risarcire le aziende coinvolte, ha aggiunto il quotidiano. Si stima che il consorzio Nord Stream - che comprende due importanti compagnie petrolifere tedesche e austriache, Wintershall e OMV - prevede di investire un totale di 11,2 miliardi di dollari nell'oleodotto.

L'informazione di Bloomberg arriva il giorno dopo che il conservatore tedesco Friedrich Merz, un rivale di lunga data della Merkel all'interno del partito CDU al governo, ha chiesto una moratoria di due anni sulla costruzione del Nord Stream 2 a causa del presunto avvelenamento di Navalny.

Mercoledì scorso la Merkel ha annunciato in un breve discorso che Navalny era stata l'obiettivo di "un attacco con un agente nervino chimico del gruppo Novichok" e aveva indicato che l'avvelenamento avrà "una reazione comune appropriata" da parte dell'Unione Europea (UE) e della NATO. Il giorno dopo, il cancelliere ha indicato in conferenza stampa che, per quanto riguarda il Nord Stream, "molto dipenderà dalla reazione della parte russa".

Da parte sua, il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov ha dichiarato che Mosca non ha ancora ricevuto informazioni da Berlino sulle analisi di Navalny.

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