L'oro è un altro vincitore delle elezioni statunitensi, indipendentemente da chi prevarrà


Tra l'incertezza sull'esito delle elezioni presidenziali statunitensi, un investitore ha affermato che il grande vincitore sarà il mercato dell'oro, indipendentemente dal candidato che prevarrà.

James Rasteh, chief investment officer di Coast Capital, ha dichiarato alla CNBC che sia Donald Trump che Joe Biden potrebbero spingere per un importante programma di stimolo fiscale, una mossa che in genere porta a deficit più elevati. Ciò provocherebbe una perdita di fiducia da parte degli investitori, i quali, di conseguenza, trasferirebbero i loro soldi in asset sicuri come l'oro, che genererebbe un aumento del loro valore.

"Stamperemmo trilioni di dollari in più e tutto ciò, alla fine, ha ripercussioni straordinariamente positive per l'oro", ha detto l'espero, aggiungendo che "le politiche fiscali e monetarie" di entrambi i candidati "sarebbero quasi identiche", quindi "le differenze che vengono delineate sono più fantasiose che reali".

Di fronte a questa situazione, Rasteh ha avvertito che il livello di scoperta dell'oro è inferiore a quello di estrazione e ha previsto che in un decennio la produzione sarà "inferiore del 50%" rispetto a quella attuale.

Inoltre, ha sottolineato che il capitale investito nel mercato dell'oro si sta spostando verso fondi negoziati in borsa, dove dominano le principali società minerarie. "È un settore scarsamente popolato", ha precisato.

Per questo motivo, ha concluso che, poiché le grandi compagnie aurifere perdono riserve a causa della mancata scoperta di nuovi depositi, potrebbero essere costrette ad acquistare le azioni dei piccoli attori del mercato con "riserve attraenti a lungo termine".

Per quanto riguarda il prezzo del metallo, lo scorso agosto l'oro spot ha superato i 2.000 dollari l'oncia, anche se poi è sceso a circa 1.900.

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