A Kiev, capitale di quella ‘democratica’ Ucraina che certi ambienti oltranzisti e russofobi italiani ed europei descrivono come baluardo contro l’espansionismo russo, scendono in piazza i neonazisti.
Anche quest'anno, infatti, in Ucraina si è tenuta la marcia in onore della divisione SS "Galizien", formata nel 1943 con il fior fiore dei nazionalisti antisemiti galiziani. Il corteo dei neonazisti è partito da piazza Arsenalnaya a Kiev. I partecipanti, scandendo slogan nazionalisti, hanno marciato verso piazza Indipendenza.
Ad animare la manifestazioni di nostalgici del nazismo le solite organizzazioni: Società del futuro, Settore di destra, VO Svoboda, nipoti dei veterani della divisione SS "Galizia", Unione dei veterani dell'ATO.
A proposito della marcia, la Pravda Ucraina scrive: «Secondo gli organizzatori, l'obiettivo principale della Marcia è onorare la memoria dei volontari che si arruolarono nell'esercito nel 1943 per ricevere addestramento, armi e impedire il ritorno degli orrori stalinisti del 1941 nel territorio dell'Ucraina».
Insomma, la classica rivalutazione dei nazisti in chiave anticomunista. Lo stesso trucco che utilizza l’Unione Europea. Così come i liberali, tanto di destra che di ‘sinistra’.
Infatti a far rumore è proprio il silenzio assordante di certi ‘antifascisti’ a giorni alterni in Europa. Proprio quelli che vedono fascisti e camice nere in ogni dove, tranne dopo questi ci sono e hanno collusione con il potere.
Doppia morale e malafede. Ma nella nuova guerra fredda lanciata contro la Russia vanno bene anche i neonazisti. Protetti e coccolati dalla propaganda occidentale.
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