Blair attacca Biden: ritiro "imbecille" dall'Afghanistan

22 Agosto 2021 14:29 Francesco Guadagni

Come in una vecchia pubblicità dove ad essere "per sempre" era il diamante, anche il criminale incallito lo è. Con una caratteristica particolare: non rinnega nulla del suo passato.

Di cosa blateriamo? Del criminale di guerra Tony Blair, per anni a capo del Governo inglese, leader del Labour( idolo della sinistra italiana con la sua Terza Via) che ha accompagnato l'ex Presidente Usa Bush junior nelle sanguinarie aggressioni prima contro l'Afghanistan e poi quella contro Iraq, sposando le menzogne di Washington sulle armi di distruzione di massa possedute da Saddam Hussein.

Se avesse avuto nella sua vita un briciolo di decenza non avrebbe mai partecipato a queste guerre criminali, siccome proprio gli manca, non contento, non resta in silenzio e ancora pontifica sui media.

L'ultima di Blair è quella di aver definito, in un articolo, il ritiro degli Usa dall'Afghanistan di Joe Biden come qualcosa di "imbecille".

Un attacco a dir poco violento e non si fermato alla parola imbecille: "L'abbandono dell'Afghanistan e del suo popolo è tragico, pericoloso e inutile, (non è) né nel loro interesse né nel nostro", aggiungendo che "osservando le conseguenze della decisione di restituire l'Afghanistan allo stesso gruppo da cui è iniziata la carneficina dell'11 settembre, e in modo tale che sembriamo inscenare la nostra umiliazione, la domanda che si pone sia agli alleati che ai nemici è: l'Occidente ha perso tutta volontà strategica.”

Sulla volontà strategica magari ha ragione, bisognerebbe precisare per questo siamo più pericolosi per il mondo intero.

La conclusione è un capolavoro, lamentando che il ritiro dell'Afghanistan "lo abbiamo fatto tra gli applausi di tutti i gruppi jihadisti del mondo. Russia, Cina e Iran stanno guardando e traggono profitto. Gli impegni presi dai leader occidentali saranno ovviamente visti come una moneta svalutata.”

Ormai, l'occidente, se non si considerano le veline dei suoi media di regime, tra i popoli del mondo è da molto che perso credibilità. È solo temuto per i suoi colpi di coda, consistenti in altre guerre disastrose.

Riguardo Cina, Russia e Iran, Blair, dovrebbe saperlo, hanno una storia che non affonda minimamente le radici nella tradizione colonialista come quella britannica, proprio per questa ragione traggono profitto, oltre a non interferire negli affari interni di altri paesi, cosa estranea all'occidente.

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