Le forze di occupazione israeliana attaccano i palestinesi al funerale della giornalista Abu Akleh

13 Maggio 2022 14:33 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Neanche il rispetto per i morti e per coloro che sia apprestano a dare l’ultimo saluto. È una pratica di Israele, “L’unica democrazia del Medio Oriente”, per fortuna, non osiamo immaginare cosa sarebbe questa parte del mondo se ce ne fossero altre di queste “democrazie”.

Questa mattina i soldati israeliani hanno sparato granate assordanti e aggredito i palestinesi che trasportavano la bara della giornalista Shireen Abu Akleh davanti a un ospedale di Al-Quds (Gerusalemme).

Di fatto, mentre i palestinesi si accingevano a portare in spalla il feretro sono stati attaccati dall’occupazione israeliana prima che potessero lasciare i locali dell'ospedale.

Da parte sua, l'agenzia di stampa francese AFP riferisce che le forze israeliane hanno preso d'assalto il recinto dell'ospedale.

Successivamente, il corpo di Abu Akleh è arrivato in una chiesa a est di Al-Quds, per essere poi sepolto vicino ai suoi genitori in un cimitero nei pressi di Gerusalemme. Abu Akleh, giornalista della rete del Qatar Al Jazeera, stava coprendo mercoledì scorso il violento attacco israeliano a un campo profughi a Jenin, nella Cisgiordania occupata, quando è stata colpita da un proiettile sparato dalle forze israeliane e poi uccisa.

Il regime sionista cerca di intorpidire le acque ritenendo che Abu Akleh sia morta in quanto colpita dai combattenti palestinesi; tuttavia, il giornalista palestinese Ali Samudi, anche lui ferito nel raid israeliano a Jenin, ha racconta che i soldati israeliani "hanno improvvisamente aperto il fuoco" su un gruppo di quattro giornalisti che hanno seguito il raid e che "non c'erano combattenti della resistenza" nell'area.

Il funerale della giornalista si è svolto in un contesto di continue violenze nel campo profughi di Jenin, dove oggi, le forze di occupazione israeliane hanno compiuto un violento raid, lasciando diversi palestinesi feriti.

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