Seul. 14 mesi di carcere per una poesia che "elogiava" la Corea del Nord

Un uomo di 68 anni è stato condannato da un tribunale sudcoreano a 14 mesi di reclusione a causa di una poesia: la sua colpa? Aver indirettamente elogiato il governo nordcoreano nelle sue rime. Il riferimento è a una poesia pubblicata alcuni anni prima sul sito di notizie statale nordcoreano Uriminzokkiri.

Giuridicamente il tribunale che ha emesso il verdetto (ossia il tribunale distrettuale centrale di Seul) ha dichiarato l'uomo colpevole di aver violato la legge sulla sicurezza nazionale.

La notizia risale allo scorso 27 novembre: a darla attingendo a media sudcoreani come il “The Korea Herald “, tra le prime in Europa, la BBC, mentre in Italia la narrazione della vicenda è stata semplicemente omessa.

Fa specie che la vicenda accada in Corea del Sud, paese presentato al grande pubblico occidentale, spesso forse con troppa superficialità, come simbolo di progresso democratico, almeno dopo il decorso della dittatura militare che resse il paese fino agli anni ‘90.

Approfondendo risulterebbe che l’anziano, Lee Yoon-seop abbia sostenuto nella sua opera, l'unificazione delle due Coree. Sue le seguenti parole: “se le due Coree fossero unite, le persone come già accade al nord avrebbero alloggio, assistenza sanitaria e istruzione gratuite” riportano i media sudcoreani.

Nel verdetto si legge che “l’imputato ha prodotto e distribuito un ampio numero di espressioni sovversive che rappresentano la posizione della Corea del Nord, ha glorificato ed elogiato quel paese e ha minacciato l’esistenza e la sicurezza del nostro paese e l’ordine liberal-democratico per un lungo periodo di tempo, durante il quale ha reiterato i reati, dunque è inevitabile che venga severamente punito".

In Corea del Sud, dunque come nei regimi più repressivi, anche la poesia e la libertà di espressione e di scrittura fanno paura al sistema politico-giudiziario.

A pronunciarsi sulla questione e’ intervenuta perfino Amnesty ?nternational, la quale espressamente ha richiesto che “le autorità sudcoreane facciano cadere tutte le accuse contro Lee Yoon-seop, che è stato condannato al carcere semplicemente per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione. Scrivere una poesia non rappresenta una minaccia per la sicurezza.”.

Fonti:

https://m.koreaherald.com/view.php?ud=20231127000521&ACE_SEARCH=1

https://www.bbc.com/news/world-asia-67540211.amp

http://www.uriminzokkiri.com/index.php?ptype=creade&mtype=view&no=3380#reply_3380

https://www.amnesty.org/en/latest/news/2023/11/south-korea-jail-sentence-for-man-who-praised-north-an-attack-on-freedom-of-expression/

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