In Grecia il governo vuole assumere insegnanti su "base volontaria" (senza pagarli)

Il ministro dell'educazione del governo greco, Andreas Loverdos, vuole riempire una carenza di 1,100 insegnanti con persone che dovrebbero essere grate ed orgogliose di lavorare “su base volontaria”. E' talmente grottesco il contesto che accompagna alcune dichiarazioni ed eventi della storia recente della Grecia che, se non fosse il contesto drammatico di un paese in cui tre cittadini su cinque hanno oltrepassato o stanno per superare la soglia di povertà, ci sarebbe quasi da sorridere.

Ma è tutto drammaticamente vero e il governo Samaras, riporta KTG, cerca di colmare le lacune sempre più gravi nelle scuole a causa dei tagli voluti dalla Troika e l'imposizione del blocco delle sostituzioni del personale che va in pensione con dei missionari praticamente.
Nel piano di Loverdos, i volontari saranno poi premiati con “punti bonus” che li aiuteranno per future assunzioni. “Non posso raggiungere l'obiettivo di 1100 nuovi insegnanti perché non ho fondi”, ha dichiarato il ministro a TA NEA. Se lo stato inizia ad assumere su base volontaria, il settore privato può fare quello che vuole con i salari in un paese drammaticamente colpito dalla recessione.

Non si sa se il neo-liberista dal partito “socialista” del Pasok Loverdos, ironizza KTG, cerca un modello per un nuovo contratto di lavoro, ma certamente è emblematico delle condizioni cui è costretto il paese. E, infine, qualcuno avverta il ministro che, come scrivono tutti i media, la Grecia è una straordinaria storia di successo. Samaras non avrà quindi problemi a trovargli i fondi necessari.

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