La Nato inciampa sulle spese, ostacolo ingombrante per la sua espansione orientale



Sembra che non tutto stia funzionando secondo i piani della Nato. Gli sforzi per rafforzare i propri confini in Europa orientale, e quindi in Ucraina, sono inciampati nella mancanza di attrezzature e finanziamenti.

Nel corso della riunione in Galles lo scorso settembre, i leader della Nato hanno deciso di formare una forza di risposta rapida, un massimo di 5.000 truppe di terra con appoggio aereo e navale, che potrebbero dispiegarsi negli stati orientali dell'Alleanza, in caso di necessità .

"Abbiamo scoperto che questi piani vengono impediti da problemi più gravi del previsto da quando è stata presa la decisione in Galles", ha dichiarato Adam Thomson, ambasciatore britannico della Nato, citato dall’agenzia Reuters.

Uno dei problemi è il ridimensionamento delle forze della Nato
, che impedisce alle squadre di muoversi rapidamente in tutta Europa.

"Siamo lontani dal capacità di difesa collettiva che l'Alleanza aveva durante la Guerra Fredda", ha proseguito Thomson.

Un altro diplomatico della Nato, che rimane anonimo, ha aggiunto che la questione principale è "chi pagherà e chi fornirà personale e attrezzature".

A causa della riduzione della capacità dopo anni di tagli militari, l'Europa potrebbe cercare l’aiuto degli Stati Uniti, la forza dominante nella Nato. Si prevede che la forza di risposta rapida lavori a rotazione.

Si ritiene che le squadre più attrezzate, il Regno Unito, la Francia e la Germania, guideranno la forza, ma questi paesi si aspettano che gli altri membri contribuiscano maggiormente per alleviare il peso della partecipazione, secondo i diplomatici.

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