di Alessandro Orsini*
Certi giornalisti italiani che scrivono della guerra in Ucraina mi fanno ridere moltissimo ed io li adoro e li ringrazio. Siccome l'Ucraina non vince mezza battaglia manco per sbaglio e non conquista nemmeno un giardinetto pubblico nonostante le armi della Nato, questi commentatori hanno il problema di riempire i loro articoli. Si svegliano la mattina, controllano le fonti e dicono: "Corbezzoli, anche questa mattina viene fuori che il professor Orsini aveva visto giusto. Gli ucraini non hanno conquistato manco un marciapiede con panchina. E mo' che cosa scrivo? Mica posso dire che le politiche del blocco occidentale sono politiche criminali perché hanno mandato un popolo al massacro?".
Per questa via si è diffuso in Italia un nuovo stile di scrittura, l'"itadiota", caratterizzato da un profluvio di: "Se l'Ucraina riuscisse a trasferire una forza d'attacco corazzata sul fronte orientale di Kherson, la Russia sarebbe spacciata"; "se l'Ucraina riuscisse a bombardare le postazioni nemiche con gli aerei, i russi cadrebbero a decine"; "se l'Ucraina avesse più soldati, riprenderebbe Bakhmut". Interi articoli così. Il problema è che la Russia ha tutto quello che l'Ucraina possiede moltiplicato mille. Però la Danimarca darà diciannove F-16 a Zelensky suddivisi in tre invii nell'arco di ventitre millenni e mezzo. I primi sei F-16 - così ha assicurato la premier danese Mette Frederiksen - arriveranno verso la fine del 2023.
Ovviamente l'itadiota - che è un tipo antropologico oltre che uno stile di scrittura - mica si pone il problema che la Russia ha 1000 caccia di quarta generazione. Noooo, figuriamoci. La Danimarca darà questa "poracciata" dei diciannove F-16 a Zelensky entro il Novecentosettantaquattromila-cinquecentosettantadue dopo Cristo e i russi diranno: "Che paura! Noi abbiamo 1000 caccia della stessa generazione degli F-16 di cui non paghiamo il carburante perché in Russia abbiamo più benzina che Oceani però gli F-16 della Danimarca sono magici quindi noi tanta paura e poi scappiamo". In tal modo l’Itadiota giunge all’ultimo stadio del delirio. E con lo sguardo vuoto davanti a un caffè assai gramo - chissà di chi - immagina questi diciannove F-16 che nel Novecentosettantaquattromila-cinquecentosettantadue dopo Cristo atterrano su Mosca mentre uno Zelensky un po’ attempato dice: “Grazie Italia, terra d’Itadioti”.
Quindi la regolairtà empirica che avevo enunciato all'inizio della guerra era corretta: "Per ogni proiettile della Nato che l'Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l'Ucraina". Bravo, itadiota, voglio confortarti. Questa sera vai a dormire immaginando che l'Ucraina abbia le testate nucleari. La Russia ne ha 6000 però puoi sempre scrivere un articolo su quello che Putin farebbe se Zelensky avesse un arsenale nucleare.
*Post Facebook del 23 novembre 2023
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