Andrea Zhok - Una non soluzione a un non problema



di Andrea Zhok*

Una delle ragioni per cui avere speranza in Italia è futile è la facilità con cui l'opinione pubblica può essere incanalata in un attimo su problemi fittizi con soluzioni fittizie, su cui, a causa della stessa imbecillità della questione, tutti si accapigliano e tutti sembrano aver qualcosa da dire.

Il caso della città a 30 km/h è una di queste.

Si tratta di un modo esemplare per fornire una non soluzione a un non problema.

Essendo tutto in questo tema, dall'inizio alla fine, farlocco, gli spazi per tempeste in un bicchier d'acqua sono immensi.

Se dovessimo fare una classifica dei problemi reali cui gli italiani stanno soccombendo accetto scommesse che il limite di velocità delle auto in città non comparirebbe nei primi mille.

Accadono ogni giorno, mentre parliamo, autentiche tragedie umane legate all'assenza dello stato in settori chiave, dal settore ospedaliero alla tutela della disabilità; ci sono tempeste internazionali che travolgono la nostra società e la nostra economia, in cui i nostri governi prendono sistematicamente tutte le strade possibili per peggiorare la situazione; siamo annegati da burocratismi imbecilli, rigorosamente inutili e nevrotizzanti in ogni comparto, pubblico e privato; assistiamo impotenti al collasso dei sistemi educativi e all'emergere di nuove generazioni con come experise prominente il tik-tokking; ecc. ecc.

L'elenco delle circostanze catastrofiche in cui ci muoviamo è infinito.

Ma noi stiamo qua a dibattere su quel puro (ma fastidioso) nulla che è l'abbassamento del limite orario da 50 a 30 km/h in città.

E d'altro canto è inevitabile. Il segreto sta tutto nell'accurata coltivazione dell'assurdità. Quanto più stupida, inutile, finta, e al contempo irritante un'iniziativa politica, tanto più ci si garantisce la fiammeggiante focalizzazione del dibattito.

E adesso per piacere, iniziate a spiegarmi che finora gli automobilisti rispettosi del limite dei 50 km/h in città erano all'origine di una strage silenziosa, che verrà meno col nuovo limite, e che salveremo il pianeta percorrendo le stesse distanze a velocità minore e per più tempo.

Si dia inizio ai ludi.

*Post Facebook del 26 gennaio 2024

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