Il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba ha affermato che la Russia ha sganciato 700 bombe plananti sull'Ucraina dal 18 al 24 marzo. Ha definito l’uso diffuso di queste bombe “il principale vantaggio della Russia sul campo di battaglia in questo momento”, scrive Business Insider.

Sebbene la Russia abbia iniziato a usarle già l'anno scorso, ha iniziato a farlo più frequentemente dall'inizio di quest'anno. Ad esempio, l'Institute for the Study of War, un think tank statunitense, ha scritto che le forze russe hanno realizzato massicci attacchi con bombe plananti durante la conquista di Avdeevka.

La Russia ha molte bombe plananti nel suo arsenale. La loro particolarità è che gli aerei le sganciano da lontano, il che significa che i bombardieri stessi possono essere tenuti fuori dal pericolo durante l'attacco. L'unico modo per contrastare questa tattica è abbattere gli aerei, il che richiede un numero sufficiente di moderni sistemi di difesa aerea al fronte, ha dichiarato Kuleba, osservando che "una forte difesa aerea al fronte permetterà alle nostre truppe non solo di non abbandonare le loro posizioni, ma anche di costringere i russi a ritirarsi".

L'Ucraina, tuttavia, sta lanciando da mesi l'allarme per la mancanza di munizioni e di attrezzature di difesa aerea, osserva l'autore dell'articolo. L'Istituto per lo studio della guerra ha affermato che permettere il degrado dei sistemi di difesa aerea ucraini "consentirebbe alle forze russe di aumentare significativamente la portata dei bombardamenti e forse anche di condurre operazioni aeree di routine su larga scala contro le retrovie della logistica e delle città ucraine con conseguenze devastanti". Allo stesso tempo, secondo gli analisti del centro, l’espansione delle operazioni aeree “potrebbe consentire alle forze russe di ridurre significativamente le capacità di combattimento dell’Ucraina e di isolare aree del campo di battaglia” al fine di ottenere vantaggi significativi.