Cina: è scontro diplomatico per il nuovo passaporto

Dopo che nel silenzio dei media nazionali, Pechino ha distribuito ai propri cittadini un nuovo passaporto, sul quale è stampata una nuova cartina comprese le zone controverse del mar Cinese meridionale e dell'Himalaya, alimentando lo scontro territoriale con India, Filippine, Vietnam e Taiwan. Nel nuovo documento la Cina annette in modo unilaterale le isole Spratly, oltre a Taiwan, parte dello Stato indiano dell'Arunachal Pradesh e porzioni della regione Himalayana. Il governo indiano ha definito come "inaccettabile" l'iniziativa ed in risposta, i funzionari della dogana indiana hanno iniziato a concedere l'ingresso sul territorio, imprimendo sui documenti una "versione locale" della mappa, che comprende pure le zone al centro della contesa. Anche Taiwan non nasconde i propri timori perché, spiega Taipei, apporre il visto al passaporto implica la tacita accettazione della mappa impressa. I due governi hanno protestato in via ufficiale attraverso i canali diplomatici. Più dura ancora la reazione del Vietnam che ha deciso di non vidimare i visti direttamente sul nuovo documento cinese, ma di apporre il timbro su fogli a parte. Il 12 dicembre è inoltre previsto un incontro a Manila, capitale delle Filippine, fra quattro nazioni del sud-est asiatico, chiamate a elaborare una linea comune per fronteggiare la crescente politica "imperialista" cinese.
Analisti ed esperti concordano nel sottolineano come il mar Cinese meridionale sia la principale fonte di conflitti regionali. La maggioranza dei Paesi interessati - fra cui Vietnam e Filippine - propone una soluzione "multilaterale" alla querelle; Pechino, di contro, persegue la politica degli accordi bilaterali con ciascuna nazione, mettendo sul piatto il proprio strapotere economico e commerciale per trarne maggiori benefici in ambito territoriale. Gli Stati Uniti cercano di muovere da dietro le quinte una trama di alleanze per contenere l'espansionismo cinese:Filippine e Giappone in primis, ma anche Vietnam potrebbero diventare preziosi alleati in uno scenario di conflitto aperto nella regione Asia-Pacifico che si profila all'orizzonte.

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