Il referendum in Crimea per la riunificazione della Russia fu per settimane condannato come odiosa provocazione di Putin ed ennesima prova di una politica di aggressione: fa nulla che il popolo della penisola, in gran parte russo, rischiasse di subire la repressione della junta di Kiev come succede ora in Donbass.
Quello svoltosi domenica in Venezuela su iniziativa della sola opposizione e al di fuori della normale prassi costituzionale è, sulla stessa stampa che condannò quello in Crimea, lodato come prova di democrazia e frutto della voglia di libertà di un popolo intero.
Peccato che alla farsa elettorale abbia partecipato una minoranza del popolo venezuelano.
Diego Bertozzi
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