L'improvvisa ondata di avvistamenti UFO negli USA serve a coprire il fallimento dell'intelligence statunitense

18 Aprile 2021 14:06 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Gli USA hanno iniziato a parlare di UFO perché non riescono a intercettare i droni nemici? Da più parti inizia a farsi largo questa ipotesi.

L'improvvisa ondata di avvistamenti "UFO" sulle basi militari statunitensi e sui mezzi navali può essere attribuita a deliberate incursioni di droni spia nemici, scrive The EurAsian Times.

L'analista specializzato nel settore difesa Tyler Rogoway stabilisce una connessione tra questi cosiddetti fenomeni "extraterrestri" e la raccolta di informazioni militari e lo spionaggio su larga scala da parte degli avversari dei nordamericani.

È anche del parere che “l’improvvisa volontà" del Pentagono di parlare di UFO (oggetti volanti non identificati) rifletta il fallimento nel riconoscere gli UAV a bassa tecnologia usati dai nemici degli Stati Uniti per avvicinarsi alle sue installazioni militari, la difesa aerea e i sistemi radar (e molti altri) e spiarli.

Questa strana rivelazione sulla non conoscenza degli Stati Uniti riguardo agli oggetti non identificati che si librano sulle loro installazioni militari potrebbe provocare guasti catastrofici per le forze armate statunitensi in caso di guerra, dove l'avversario conoscerebbe già le firme elettroniche delle apparecchiature.

Tyler dice che questi "UFO" sono UAV artificiali dall'aspetto strano usati dagli avversari degli statunitensi - Russia o Cina - per spiare direttamente le forze armate statunitensi. E perché spiare direttamente in patria gli Stati Uniti?

È semplice: le esercitazioni di combattimento in patria coinvolgono sempre tutte le capacità; altrimenti a livello globale questi sistemi sono solo parzialmente mantenuti attivi per eludere lo spionaggio nemico e mantenere segreta la piena capacità operativa.

"La grave inazione e lo stigma che circonda i fenomeni aerei inspiegabili nel loro insieme ha portato a quella che sembra essere la paralisi dei sistemi progettati per proteggere noi e le nostre tecnologie militari più critiche, indicando un enorme fallimento nell'intelligence militare statunitense".

"Questo è un punto cieco che noi stessi abbiamo letteralmente creato a partire dai tabù culturali e da un complesso militare-industriale che non è adatto a prevedere e contrastare una minaccia di fascia bassa da cui è molto difficile difendersi", scrive l’analista.

La maggior parte di questi "UFO" sono stati visti negli ultimi decenni, in particolare sulla costa orientale nordamericana e intorno a sensibili aree di allerta militare dove vengono condotte esercitazioni con le migliori armi dell'esercito statunitense.

Molti di questi cosiddetti UFO non sono mai stati segnalati dai militari e invece archiviati come eventi segreti dell'intelligence. Questi oggetti volanti innaturali erano droni a reazione, simili a missili e altri velivoli ad ala fissa senza pilota che volavano in alto nei livelli di volo, così come gli UAV multirotore che si libravano ad altitudini molto elevate verso il mare.

C'erano anche oggetti simili a palloncini, le cui origini erano tutte inspiegabili anche dopo indagini ufficiali, ha osservato Tyler.

Secondo Tyler, c'è una forte possibilità che Cina e Russia abbiano dispiegato questi oggetti aerei per spiare installazioni e armi militari statunitensi, inclusi aerei e navi da guerra.

Se l’ipotesi trovasse conferma si tratterebbe di un’enorme fallimento statunitense. I suoi sistemi di difesa si mostrerebbero infatti incapaci di intercettare e fermare i mezzi utilizzati dagli avversari per lo spionaggio militare su territorio statunitense. Una bella grana per Washington specialmente in una fase dove ha deciso di far spirare forte i venti di guerra contro la Russia.

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