Messaggi Ursula von der Leyen e Ceo della Pfizer. Indaga il Difensore Civico U.E.

22 Settembre 2021 11:00 Francesco Fustaneo

Emily O'Reilly è l'ombudsman (difensore civico o mediatore ) U.E. : nella sua figura istituzionale rappresenta un organo indipendente e imparziale che richiama le istituzioni e gli organismi dell’UE a rispondere del loro operato e mira a promuovere la buona amministrazione. Il suo ruolo è dunque quello di aiutare le persone, le imprese e le organizzazioni che hanno problemi con organismi e istituzioni dell' U.E., indagando sulle denunce relative a casi di cattiva amministrazione, ma anche quello di esaminare in maniera attiva le più svariate problematiche.

Emily O'Reilly è stata eletta per la prima volta mediatrice europea nel 2013.

Come riferito lo scorso 17 settembre in un articolo di “Politico” (https://www.politico.eu/article/ursula-von-der-leyen-pfizer-text-messages-ombudsman/?fbclid=IwAR3yAkOItINRDfukgWJu0eHZv7I8Puye6LvqAU4rad9yFi2dvgLVb3yaAOo) proprio la O'Reilly vuole ora saperne di più sugli sms del presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, scambiati con il ceo della Pfizer, Albert Boula.

A dare la notizia degli scambi di messaggistica cellulare e di chiamate era stato ad aprile il The New Tork Times (https://www.nytimes.com/2021/04/28/world/europe/european-union-pfizer-von-der-leyen-coronavirus-vaccine.html).

Nel momento in cui è stata presentata una formale richiesta di accesso ai messaggi, la Commissione ha affermato di non averne traccia. I messaggi di testo, ha sostenuto la stessa Commissione Europa, sono generalmente "di breve durata" e in linea di principio esclusi dalla sua registrazione.

Il rifiuto della Commissione di concedere l'accesso ai testi ha suscitato malcontenti con conseguente denuncia al difensore civico, che ora ha preso in esame la questione.

La stessa von der Leyen era stata già criticata nel 2019 dopo le rivelazioni secondo cui un telefono cellulare, considerato una prova chiave in uno scandalo contrattuale al ministero della Difesa tedesco, di cui lei era a capo, era stato ripulito.”.

L'indagine aperta dalla O'Reilly, seppur non abbia attualmente implicazioni di tipo giudiziario, finisce comunque per gettare nuove ombre sulla campagna europea di approviggionamento vaccinale; solo qualche mese era stata invece Stella Kyriakidou, Commissario europeo per la Salute, a finire nell'occhio del ciclone con i media che avevano parlato esplicitamente di “corruzione passiva” a seguito di una relazione della Corte dei conti del suo paese d’origine, Cipro. Il marito di quest’ultima, Kyiriakos Kyriakidou, aveva ricevuto un prestito del valore totale di 4 milioni di euro dalla Cyprus Cooperative Bank nonostante egli non fosse dotato delle garanzie necessarie, motivo per cui la Corte aveva definito lo stanziamento “molto problematico”.

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