NATO a pezzi. Gli USA pensano alle isole greche come alternativa alla base aerea di Incirlik in Turchia

La NATO vive davvero un periodo molto critico. Due membri, Grecia e Turchia, sono ormai giunti sull’orlo di uno scontro aperto. La Turchia è stata esclusa dal programma F-35 per aver acquisito i sistemi antimissile russi S-400 e gli Stati Uniti minacciano sanzioni anche per le attività esplorative di Ankara nelle zone economiche esclusive contestate, dove la tensione è molto alta tra Turchia, Grecia e Cipro. Con la Francia che è intervenuta pesantemente per sostenere le ragioni di Grecia e Cipro.

Trapela adesso una possibile decisione statunitense che segnala come al momento la Turchia sia molto lontana dall’orbita USA e NATO. Secondo un senatore repubblicano, gli Stati Uniti stanno progettando di lasciare la base aerea strategica di Incirlik nella provincia meridionale della Turchia di Adana e di trasferirla nelle isole greche. A riferirlo è il quotidiano turco Daily Sabah.

“Non sappiamo cosa succederà a Incirlik. Speriamo per il meglio, ma dobbiamo pianificare il peggio", ha detto l'11 settembre al Washington Examiner, Ron Johnson, presidente della sottocommissione per le relazioni estere del Senato per l'Europa.

Johnson ha osservato che gli Stati Uniti vogliono mantenere la piena presenza e cooperazione in Turchia e non vorrebbero "fare quel cambiamento strategico".

"Stiamo già guardando alla Grecia come alternativa", ha detto Johnson, aggiungendo che gli Stati Uniti stanno aumentando la loro presenza a Souda Bay, sull'isola greca di Creta.

Appena ieri era uscita la notizia di manovre militari congiunte che gli eserciti di Grecia e Stati Uniti hanno intenzione di realizzare vicino alla regione della Tracia occidentale, dove vive la minoranza turca della Grecia, secondo quanto riferito dal governo di Atene.

Lo scorso mese di luglio il Segretario di Stato USA, MIke Pompeo, aveva annunciato che gli Stati Uniti avrebbero incluso l'amministrazione greco-cipriota nel loro programma di addestramento militare per il 2020.

Situata nella provincia turca di Adana a soli 110 chilometri (circa 68 miglia) dal confine siriano, la base aerea di Incirlik è stata un elemento strategico sin dalla sua istituzione nel 1954 in quanto ha svolto ruoli importanti durante la Guerra Fredda, la Guerra del Golfo del 1990-1991. Da questa base partono i velivoli statunitensi diretti in Siria e Iraq che dovrebbero colpire l’ISIS.

La Turchia aveva annunciato che se colpita da sanzioni USA avrebbe proceduto alla chiusura della base aerea di Incirlik. Una mossa che andrebbe a colpire la capacità di proiezione regionale degli Stati Uniti nella regione.

Il presidente Recep Tayyip Erdogan aveva precedentemente affermato che la Turchia potrebbe prendere in considerazione la chiusura della base di Adana e della stazione radar di Kürecik nella provincia di Malatya orientale di fronte alla minaccia di sanzioni da parte degli Stati Uniti.

Incirlik ha un potenziale operativo critico contro Russia, Iran e paesi arabi in Medio Oriente.

Nel 1975, la Turchia ha chiuso brevemente Incirlik negli Stati Uniti per tre anni e l'ha limitata all'uso della NATO.

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