Scuola: 3 giorni di sciopero... ma in California!


Lo sciopero dei dipendenti del distretto scolastico di Los Angeles (LAUSD) sta lasciando a casa 420 mila studenti.

Si tratta di uno sciopero di 3 giorni, iniziato martedì, e che vede in prima fila, sotto la pioggia, i lavoratori con le paghe più basse. Lo sciopero è stato indetto da SEIU, il sindacato che rappresenta i custodi delle scuole, gli autisti degli scuolabus, gli insegnanti di sostegno, i cuochi e gli addetti alle mense, gli assistenti sanitari scolastici, gli addetti alle biblioteche e ai punti ristoro.

Le manifestazioni sono iniziate all’alba con un picchetto in un piazzale degli autobus. I lavoratori chiedono aumenti salariali e incrementi dell’organico.
La situazione sta diventando critica. Le scuole sono molto più che centri educativi: sono una rete di sicurezza per centinaia di migliaia di famiglie, ha detto al Chicago Tribune, Karen Bass, sindaca di Los Angeles.

Local99 SEIU, il sindacato che rappresenta localmente i lavoratori, lamenta paghe troppo base, che non permettono di vivere o comprare una casa, che non tengono conto dell’inflazione.

Marlee Ostrow, assistente insegnante (un gradino sotto l’insegnante di sostegno), 67 anni suonati, 20 anni di lavoro alle spalle, dice al Chicago Tribune che le classi che deve seguire non sono più le 3 di quando ha iniziato, ma sono 5; dice che nessuno fa più domanda per entrare nella scuola, che la gente preferisce andare a lavorare al Burger King, dove si guadagna di più, dove lo stress e le responsabilità (aggiungo io) sono sicuramente inferiori.

Tutto il personale di supporto guadagna, in media, 25 mila dollari. Non sono tanti soldi negli USA. Molti sono costretti al part-time involontario. Esattamente come a casa nostra. Il sindacato chiede un aumento del 30% per il personale di supporto e del 20% per gli insegnanti.

Non stiamo ricevendo una paga equa, capace di sfamare la famiglia, dice Fatima Grayson, assistente insegnante. Molte di noi sono costrette a fare due lavori per far quadrare i conti (abc7.com).

Le famiglie degli studenti sono con i lavoratori – per adesso. Tra l’incudine e il martello resistono. Tengono a casa i figli, i più grandi vengono lasciati soli. Il problema sono i piccoli, sono i bambini delle scuole materne. Si potrà resistere qualche giorno. Poi tutto dovrà finire. Perché la scuola, come dice la sindaca, offre un servizio totale: intrattiene, educa, sostenta, supplisce i genitori mentre questi sono trattenuti, sostentati, rifocillati e talvolta educati in altri stabilimenti di socializzazione coatta.

Max Arias, leader sindacale, ha detto che l’obiettivo di Local99 è un aumento delle paghe medie da $ 25.000 a $ 36.000. Mica pizza e fichi!

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