Si può essere di sinistra e fiancheggiare il golpe petrolifero degli Usa contro il Venezuela?


di Giorgio Cremaschi


LA SINISTRA VERA DA CORBYN A MELENCHON A CHOMSKY È CONTRO IL GOLPE IN VENEZUELA SENZA SE E SENZA MA..


Quella finta è solo la maschera ipocrita di Trump, Bolsonaro, Salvini.


Corbyn e Melenchon hanno preso posizioni nettissime contro il golpe in corso da parte del fantoccio di Trump Guaidò. E altrettanto nettamente e duramente si sono espressi contro i governi e le organizzazioni colonialiste dell’Occidente - UE NATO - che sostengono il golpe di Trump e colpiscono lo stato sovrano del Venezuela con la guerra economica e preparano quella militare.


Tutta la sinistra vera del mondo, da Lula a Morales, dai leader progressisti dell’America Latina a quelli dell’Africa e dell’Asia, ai radicali degli Stati Uniti, sta sulle posizioni di Corbyn e Melenchon e usa le stesse parole di Noam Chomsky. Tutti i partiti comunisti, piccoli e grandi spesso divisi tra loro, tutte le forze autenticamente socialiste sono contro il golpe. Il campo della sinistra è spesso diviso, con giudizi e posizioni in conflitto su tante cose, ma di fronte ad un golpe reazionario guidato dalle multinazionali del petrolio come quello in atto in Venezuela, si ritrova naturalmente dalla stessa parte.


Ma in Europa ed in Italia, con anni e anni di imbrogli e tradimenti, si è anche costituito un altro campo, quello della sinistra finta. Questa sinistra si presenta come tale fino a che non entrino in campo gli interessi e i poteri economici e finanziari ai quali si é venduta. Quando questi interessi e poteri danno uno strattone al guinzaglio, questa finta sinistra abbaia dove vuole il padrone. Cosi sul Venezuela cade la maschera ipocrita di tanti fieri democratici, antifascisti, antirazzisti e la sinistra finta rivela la stessa faccia di Trump, Bolsonaro, Salvini. La sinistra finta diventa golpista.


Potere al Popolo, nel suo piccolo, è fieramente parte del campo della sinistra vera che nel mondo contrasta il golpe in Venezuela. Per questo abbiamo posto il ripudio del golpe in quel paese come discriminante per le elezioni europee. Non vogliamo avere nulla a che fare con la finta sinistra oggi golpista, dalla quale anzi vogliamo sgomberare il campo. E neppure ci interessa una sinistra muta per convenienza, ora che bisogna gridare da che parte si sta.

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