Venezuela al vertice dei Non Allineati: gli USA permettono l'impunità di Israele per il genocidio contro la Palestina

"Oggi non esiste un luogo sicuro nella Striscia di Gaza. Ospedali, scuole, case, magazzini alimentari, centri religiosi, centri per rifugiati, sono stati tutti bersaglio di bombardamenti indiscriminati da parte delle forze israeliane", ha denunciato il ministro del Potere Popolare per gli Affari Esteri della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Yván Gil, durante la riunione dei ministri degli Esteri del Movimento dei Non Allineati (Mnoal), che si sta tenendo nella capitale dell'Uganda, allertando il mondo che attualmente è in corso un genocidio in diretta, grazie all'impunità promossa dal governo degli Stati Uniti.

"Il Venezuela insiste sul fatto che questa barbarie a cui stiamo assistendo è il risultato dell'impunità con cui gli Stati Uniti hanno protetto il regime israeliano, anche all'interno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, e che ha portato Israele a sfidare il diritto internazionale e a credere di essere al di sopra della legge", ha affermato il diplomatico venezuelano durante l'incontro in preparazione del 19° Vertice dei Capi di Stato e di Governo, che inizierà venerdì 19 gennaio.

Davanti ai ministri degli Esteri suoi omologhi ha denunciato che sono passati più di 100 giorni dall'inizio dell'ultima spirale di violenza, dolore, morte e distruzione che ha causato la morte di decine di migliaia di palestinesi innocenti, in particolare donne e bambini, nei territori occupati dal regime sionista. E ha messo in discussione il silenzio complice degli organismi di mantenimento della pace delle Nazioni Unite.

"La forza occupante non ha alcuna intenzione di porre fine né all'occupazione né all'aggressione militare che, di fatto, costituisce un vero e proprio genocidio", ha accusato senza mezzi termini il ministro degli Esteri venezuelano. Ha inoltre denunciato che le azioni israeliane sono il risultato delle dichiarazioni incendiarie del regime sionista di Israele, che includono la minaccia di usare armi nucleari contro il popolo palestinese e l'intenzione aperta e dichiarata di cancellare i palestinesi e la Striscia di Gaza dalla faccia della terra.

"La popolazione civile vive in un inferno, la situazione umanitaria è insostenibile, è urgente raggiungere al più presto un cessate il fuoco e garantire l'adesione, tra l'altro, alle norme del diritto internazionale umanitario, in nome dell'umanità e del rispetto del diritto stesso alla vita", ha affermato.

Il rappresentante diplomatico venezuelano ha chiesto la fine dell'impunità e l'avvio di un processo di giustizia e riparazione affinché Israele paghi per i suoi crimini, per i quali il Venezuela valuta positivamente le varie iniziative internazionali, in particolare davanti alla Corte Internazionale di Giustizia, intraprese dal Sudafrica.

Ha avanzato tre proposte affinché il Movimento dei Non Allineati agisca contro questo genocidio, che viene trasmesso in diretta televisiva: 1) Promuovere la cessazione delle ostilità e garantire l'accesso agli aiuti umanitari; 2) Incoraggiare misure per una decisione della comunità internazionale a favore del popolo palestinese; 3) Stabilire un orizzonte politico per garantire una soluzione a due Stati e l'inclusione della Palestina nelle Nazioni Unite.

"Di fronte a prove inconfutabili di genocidio, la dignità umana del popolo palestinese deve essere garantita in questo conflitto che oramai ha compiuto i 75 anni tra Israele e Palestina. È giunto il momento di adottare iniziative innovative per porre fine al dolore del popolo palestinese".

Gil ha ribadito che il Governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela riafferma ancora una volta la sua storica posizione di principio a sostegno della giusta causa palestinese e del suo diritto ad esistere libero e indipendente come Stato sovrano con i confini precedenti al 1947.

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